I divari dei servizi e delle infrastrutture di mobilità ferroviaria e aerea tra le due province del nord della Puglia e il resto della regione sono evidenti nella analisi di FAST-CONFSAL, sindacato autonomo del settore trasporti.
L’analisi parte dalla polemica nata per le mancate fermate a Foggia e nelle stazioni della BAT del treno turistico notturno Roma -Lecce.
“Abbiamo aspettato a dire la nostra dopo l’effettuazione del primo treno turistico Espresso Salento. FAST-CONFSAL ritiene questa esperienza positiva per la mission di Treni Turistici Italiani, non altrettanto per le modalità operative che sono da rivedere. Non sono bastate le modifiche introdotte dopo la segnalazione del mancato servizio per le province di Foggia e BAT a cura di Italia del Meridione e l’azione di alcuni rappresentanti territoriali. Necessita migliorare orari del servizio sperimentale e, nomen omen, da Espresso Salento a Espresso Puglia per il noto claim WHEAREINPUGLIA!” evidenzia il comunicato del sindacato.
“Osservando programmazione e orari si rileva quanto metà della Puglia possa fruire positivamente, di un innovativo servizio, modulabile e a costi accessibili, dal prossimo 25 luglio con offerta TTI Special – sottolinea Vincenzo Cataneo segretario regionale- con due possibilità* da e per Roma con Bari, Polignano a mare, Monopoli, Fasano, Carovigno, Brindisi e Lecce. Il nord della Puglia, Foggia e BAT, invece è posto ai margini”.
*[A) da 42 a 44,50 € in cuccetta con letti allestiti, kit da viaggio, acqua e colazione inclusa e B) 109,50 € con vagone letto in cabina singola ad uso esclusivo con letti].
“… Si rileva quanto metà della Puglia possa fruire positivamente, di un innovativo servizio (…). Il nord della Puglia, Foggia e BAT, invece è posto ai margini”.
“Nonostante i 5 mln di presenze turistiche raggiunte dalle due province nel 2023, la prima è servita parzialmente ma con orari da rivedere mentre la seconda, è saltata pur se i treni vi passano.
L’analisi di Fast-Confsal si sposta al versante aereoporti e di come il trasporto aereo e quello ferroviario debbano essere considerati in una ottica di sistema.
“Non è stato percepito da TTI quanto sta accadendo nella Puglia nord con la riapertura dell’aeroporto di Foggia. Crescono tutti e tre gli aeroporti dimostrando che non vi sono danni ma solo vantaggi per l’intera Puglia e anche per i territori vicini. Più utenti, maggiore accessibilità e coesione territoriale. Per pari opportunità nell’incoming turistico dall’estero è indispensabile che, anche per la Puglia nord vi siano voli da Foggia da e per l’UE, a partire da Germania e Francia. E invece TTI che fa? l’esclude!“
Il documento si sofferma infine sullo stato delle infrastrutture ferroviarie e la loro manutenzione.
“Anche sul versante delle infrastrutture necessita intervenire. Ieri, tornando da un impegno professionale a Bari, ho potuto rilevare – rimarca il sindacalista- la differenza quali/quantitativa della dotazione e manutenzione ferroviaria. E’ lampante il divario tra i tre sottopassi della stazione RFI di Bari centrale e l’unico della stazione di Foggia. Non solo due fronti di accesso a Bari e uno a Foggia, ma anche intollerabili differenze quali/quantitative dei sottopassi. E che dire dell’atrio e del piazzale? L’attrattività, il confort, l’accessibilità, la sicurezza sono le stesse per turisti, italiani e stranieri, cittadini e lavoratori tra Bari e Foggia? A nostro avviso no. Nonostante Foggia sia crocevia di due corridoi UE della rete TEN-T.”
Infatti è incomprensibile la contemporanea presenza a Bari dei servizi di FS security, vigilantes e control room di Grandi Stazioni e dei militari e di agenti della P.S. di “Strade sicure” a presidiare e controllare la stazione di Bari. Invece a Foggia, seconda stazione per affluenza della regione, fanno quello che possono e da soli, gli agenti della Polfer. Perché non estendere anche a Foggia FS Security e “Strade Sicure”?
“Necessita un intervento deciso di Comune e Provincia di Foggia con gli altri soggetti interessati (parlamentari e consiglieri regionali, CCIAA, Parti sociali, ecc.) per chiedere e ottenere dalle società del Gruppo FSI (ad es. TTI, RFI, FS Security e ANAS) e Aeroporti di Puglia che si intervenga, subito e bene –chiosa Cataneo- sugli investimenti da attuare, per ripristinare eque condizioni quali/quantitative, sia per le dotazioni infrastrutturali che per la sicurezza, unitamente ai servizi aerei per l’estero, per quelli ferroviari e stradali, assicurando gli stessi livelli di accessibilità, mobilità, coesione e sicurezza nel nord della Puglia rispetto al resto del territorio pugliese. Fa strano anche a scriverlo perché solitamente, in Italia, avviene l’esatto contrario. E se si solleva qualcuno che cita il cd. “foggianesimo” gli possiamo fornire i dati di settore e socioeconomici che, come le foto, rappresentano la realtà! Cari Presidente della Provincia e Sindaco di Foggia noi ci siamo.”
Stazione di Bari: foto in alto i treni per l’aeroporto; il sottopassaggio della stazione di Bari.
Stazione di Foggia: il sottopassaggio.
Fonte: Comunicato FAST-CONFSAL PUGLIA E BASILICATA