Sala stampa. Perina: “La partita di Messina per noi sarà un bivio”

In una settimana è passato dal marchiano errore contro il Sorrento all’essere l’eroe della vittoria contro la capolista. Pietro Perina il portiere del Foggia spiega il suo stato d’animo:

” Per il mio ruolo incappare in errori del genere può capitare. Mi è dispiaciuto tanto perché potevamo portare a casa una vittoria sofferta, regalando  una gioia a tantissimi tifosi che sono venuti lì a Potenza. Ho cercato di in questa settimana di isolare questo errore per non portarmelo dietro. Se continui a pensare a quell’episodio negativo  è dura e diventa difficile trascorrere la settimana allenandoti. Ho pensato subito alla partita con la Juve Stabia che aveva perso solo due partite nella stagione. Sapevamo  che era difficilissima,  siamo riusciti a vincere davanti anche a tanti tifosi. La vittoria è ormai archiviata perché ora dovremo pensare a Messina:  è una partita assai insidiosa contro una squadra che nel girone di ritorno sta facendo tanti punti. Cercheremo di andare lì e giocarci le nostre carte”.

Il passaggio in rossonero del 32enne portiere di Andria è avvenuto con qualche anno di ritardo:

“È vero, negli anni passati ci sono state trattative per venire a Foggia, ma non è andata mai a buon fine. A gennaio quando il mio procuratore mi ha detto della possibilità del trasferimento in rossonero non ci ho pensato su due volte. È difficile dire di no a una piazza così importante.  Sono contento di essere qui”.

Parlando della possibilità di guadagnare una posizione migliore in ottica playoff il portiere del Foggia ha precisato:

“Il nostro obiettivo, non  dimentichiamo, è sempre la salvezza. A gennaio eravamo messi non bene in classifica, quindi facendo questo filotto di risultati ci siamo un po’ tirati dal bassofondo. Poi quello in più che verrà è tutto di guadagnato. Ora stiamo lì, ce la giocheremo e  non ci tireremo indietro.  Cercheremo di continuare su questo trend. La partita di sabato a Messina può essere per noi un bivio. Faremo la nostra partita”.