Un vero e proprio terremoto politico ha scosso quest’oggi la Regione Puglia.
“Il Presidente Michele Emiliano ha accettato le dimissioni presentate dall’assessora ai Trasporti della Regione Puglia Anita Maurodinoia” annuncia uno scarno comunicato stampa.
L’assessora risulta indagata per corruzione elettorale nell’ambito dell’inchiesta che questa mattina ha portato all’esecuzione di dieci misure cautelari.
Documenti e certificati elettorali ritrovati nei cassonetti dell’immondizia del Comune di Triggiano, all’indomani delle elezioni del 3 e 4 ottobre 2021 avevano fatto scattare le indagini che si erano poi allargate al vicino comune di Grumo Appula. In questo comune le elezioni comunali del settembre 2020 si svolsero insieme alle regionali e l’obiettivo della presunta associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale – secondo le ipotesi della Procura – era, tra l’altro, di fare eleggere proprio Anita Maurodinoia al Consiglio regionale.
I voti sarebbero stati pagati 50 euro l’uno.
Ai domiciliari sono finiti anche il marito dell’assessora Maurodinoia, Sandro Cataldo e il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli.
L’ ex assessora regionale Maurodinoia ha rassegnato le sue dimissioni anche dagli organismi del Partito Democratico.