Sono trascorse poche ore dalla presentazione del piano strategico di Aeroporti di Puglia 2023-28 e già sono tanti i comunicati a commento del piano presentato dal presidente Antonio Maria Vasile relativamente al Gino Lisa.
Partiamo dalle osservazioni che giungono da FAST-Confsal che si sofferma su alcuni aspetti non emersi nella presentazione di Bari:
“Negli ultimi 20 anni sono state investite ingenti risorse pubbliche per opere infrastrutturali nella rete aeroportuale pugliese per oltre 554 mln di euro. A Foggia, “ben” 30 milioni cioè il 5,4% – afferma Pasquale Cataneo della FAST-CONFSAL di Puglia e Basilicata – il resto, oltre 520 mln a Bari, Brindisi e Taranto. Emerge pertanto una prima legittima domanda: è previsto dal Piano un riequilibrio territoriale negli investimenti?”.
FAST-Confsal sottolinea che “non si è visto traccia nelle slide (…) della richiesta da parte di AdP all’ANAS di prevedere nei lavori lotto 2 Tangenziale ovest di Foggia SS.673, il sottopasso stradale all’altezza della ortogonale della pista dell’Aeroporto Gino Lisa come già fatto a Forlì. Ciò sia per aumentare la sicurezza di esercizio per entrambe le modalità aerea e stradale che per poterne consentire l’eventuale allungamento visto che è l’unica testata dove poterlo fare!”.
Nel comunicato a firma FAST-Confsal si evidenzia “… per lo scalo aereo foggiano nessun accenno al collegamento ferroviario con la rete/stazione AV distante solo 3,5 km. Eppure Foggia è l’unico nodo/polo urbano crocevia di 2 Corridoi della Rete TEN-T. Non è servita nemmeno l’affermazione del Presidente nazionale dell’Enac che ha parlato di ruolo “istituzionale” dell’aeroporto foggiano. Quindi nemmeno la specializzazione di sede logistica del Polo regionale ed europeo (Balcani) della Protezione civile serve ad AdP e Regione per prevederlo – rimarca Cataneo – e questo “disco” va avanti da anni ma senza cantieri aperti“.
Altre osservazioni riguardano l’investimento del fotovoltaico che per FAST-Confsal “risulta da chiarire. La superficie più rilevante che sarà installata a Foggia servirà per rendere energeticamente autosufficiente lo scalo dauno o sarà anche usata per contribuire a sostenere i consumi degli altri scali?”.
Il comitato Vola Gino Lisa con un comunicato a firma del suo presidente Maurizio Antonio Gargiulo fornisce una lettura più cauta e chiede un incontro ad AdP.
Nel comunicato precisa che “… siamo stati in silenzio, in queste ore, per opportuna riflessione (e non altro) perché comprendiamo perfettamente che ieri abbiamo TUTTI (stampa , politici, associazioni e operatori) assistito ad una semplice presentazione di un piano industriale che non poteva, chiaramente, scendere nei dettagli più complessi e più importanti. (…) Riteniamo però , alla luce di qualche immediata riflessione, che è opportuno chiarire con Aeroporti di Puglia Spa, in un confronto diretto e in separata sede, alcune questioni che necessitano proprio di quell’approfondimento informativo che ieri ovviamente non è stato effettuato (giustamente trattandosi , lo ribadiamo, di una presentazione).
Una cosa però possiamo affermarla senza alcuna perplessità : faremo di tutto per indirizzare Aeroporti di Puglia Spa o chi per essa a reinvestire sul Gino Lisa almeno il 50% delle royalties di queste preannunciate installazioni che verranno ubicate sul sedime aeroportuale.”
Di tono diverso è la lettura che fornisce la community Mondo Gino Lisa con il presidente Sergio Venturino che evidenzia come finalmente ci sia un piano industriale anche per il Gino Lisa, senza sottacere la necessità di essere sempre vigili sul futuro dello scalo foggiano: “Siamo molto soddisfatti dei piani di Aeroporti di Puglia per l’Aeroporto di Foggia, descritti dal Presidente Antonio Vasile. Nei prossimi cinque anni, la società che gestisce lo scalo di Capitanata ha previsto una serie di iniziative che ne daranno una nuova luce, completamente diversa rispetto al passato e che mirano ad uno sviluppo integrato aeroporto-territorio. Facciamo i complimenti ad Aeroporti di Puglia per questa strategia che permetterà all’aeroporto foggiano di crescere sicuramente. Il Presidente Vasile ha parlato di una nuova veste per l’aerostazione, che anche noi riteniamo necessaria in ottica di crescita del traffico – prosegue Venturino -. Già con i numeri di oggi, l’aeroporto fa i conti con gli spazi limitati per accogliere i suoi passeggeri, che vanno sicuramente riorganizzati in maniera più efficiente e magari ampliati nell’area delle partenze». Sulla proposta di Aeroporti di Puglia di affiancare al nome dello scalo foggiano la dicitura di “Aeroporto del Gargano”, il Presidente Venturino: “anche noi di Mondo Gino Lisa riteniamo che sia la scelta di marketing più opportuna: il Gargano è infatti un fortissimo brand, il più riconosciuto sia all’estero che in Italia, e pertanto va utilizzato; basti pensare che, parallelamente, da quando Brindisi fece lo stesso con il brand “Salento”, pur trovandosi la città nell’estremo nord di quell’area, quell’aeroporto ha visto crescere i propri numeri in maniera esponenziale ed è diventato un punto di riferimento per un territorio ancora più vasto. Ma non bisogna cadere in campanilismi. Gargano non esclude Capitanata, Monti Dauni, Tavoliere o le altre nostre aree. È solo la migliore motrice che può trainare un treno di una serie di bellezze autentiche che ha solo il circondario dell’aeroporto di Foggia, che si estendono fino al Molise, la Basilicata e l’Irpinia, e che grazie al noto Gargano possono essere scoperte e riscoperte, valorizzate e portate verso un nuovo e più forte sviluppo, come è giusto che sia». Aeroporti di Puglia ha messo nel piano strategico anche il recupero del Villaggio Azzurro per farne sede della Protezione Civile, un importante polo di logistica e in futuro anche riferimento italiano per le nuove aviosuperfici italiane per il decollo verticale e/o di velivoli elettrici. «Si tratta di un importante restauro che va a recuperare un pezzo di storia e che rafforzerà in futuro l’importanza e la strategicità dell’Aeroporto di Foggia non legandola soltanto all’attività dei voli di linea. Il sedime aeroportuale di Foggia è molto esteso ed anche in quest’ottica accogliamo con favore e ci complimentiamo con Aeroporti di Puglia per voler realizzare un parco fotovoltaico che renderà lo scalo foggiano il primo aeroporto italiano completamente alimentato ad energia solare, un valore di non poco conto, soprattutto in ottica green e di sostenibilità ambientale». Parallelamente al piano strategico di Aeroporti di Puglia, Mondo Gino Lisa continua a mantenere alta l’attenzione sull’importanza di realizzare il sottopasso stradale della Tangenziale ovest di Foggia, sia per ragioni di sicurezza che per non impedire l’ulteriore sviluppo futuro dello scalo, grazie all’ulteriore allungamento della pista in direzione della testata 33: “Noi di Mondo Gino Lisa stiamo proponendo quest’intervento dal 2008, proprio facendo riferimento ad un esempio analogo dell’Aeroporto di Forlì, o ad altri aeroporti sparsi per il mondo“. Come ultimo punto, ma non di certo il meno importante “continuiamo a tenere alta l’attenzione sulla priorità numero uno nel breve periodo – conclude il Presidente di Mondo Gino Lisa – ovvero della costruzione della caserma dei Vigili del Fuoco presso l’aeroporto di Foggia, condizione necessaria per poter aumentare di categoria ed accedere ad un mercato aereo altrimenti interdetto”.