Giovanna Lombardi protagonista di Nannarè a Vico del Gargano.
Anna Magnani appartiene di diritto a quella ristretta schiera di prototipi che hanno in sé la potente e naturale forza dell’attrazione. Uno dei simboli, una delle figure più popolari della romanità, vista attraverso la storia del cinema del nostro Paese. Dramma e ironia in un cocktail di emozioni senza tempo.
Il mondo di Nannarella rivive in scena attraverso un percorso di voci, suoni, colori, attimi di ironia e disperazione. Frammenti e momenti di vita che scorrono rapidamente come un fiume in piena com’era il temperamento dell’attrice romana.
L’attrice dichiara: “Ho scritto questi monologhi di getto e li ho inseriti in un contesto musicale che conduce lo spettatore nella bella Roma di Via Margutta, della fioraia del Pincio. Momenti di commozione che vanno a ricordare l’avanspettacolo di Teresa Venerdì, il varietà fatto con Totò, gli stornelli de Mamma Roma, il neorealismo di Vittorio De Sica, il periodo fascista di “Roma città aperta”, la sofferenza per gli amori perduti, non ultimo il suo merlo Pinuccio che vola via.
Tanto pe’ canta… la vita è na canzone che vola via”.