“Questione di feeling “era il titolo di una canzone di Mina e Cocciante e sembra proprio che tra l’emittente regionale di Conversano e l’aeroporto Gino Lisa non ci sia feeling.
A sollevare l’attenzione sul servizio giornalistico mandato in onda dall’emittente regionale riguardante anche l’aeroporto di Foggia è un comunicato del comitato Vola Gino Lisa.
Sono due le osservazioni che il comitato evidenzia.
La prima riguarda la lettura che la testata giornalistica di Conversano ha dato dei numeri forniti sui passeggeri transitati negli scali aeroportuali pugliesi nel mese di ottobre. Attenzione la “disattenzione” non riguarda il numero complessivo dei passeggeri in transito – in calo nei tre aeroporti pugliesi come sempre al termine della stagione estiva – ma nel aver omesso di ricordare che la cattiva performance del Gino lisa -1.839 passeggeri in meno rispetto a settembre – è dipeso anche dalla “riduzione delle tratte (diciamo circa 40 voli in meno). Abbiamo dal mese di ottobre solo due tratte (Milano e Torino) e chiaramente non ci si poteva aspettare che restassero i numeri di agosto e di settembre” ricorda il comunicato, dettaglio non di poco conto – aggiungiamo noi – omesso nel racconto dei dati fornito da TeleNorba.
Il secondo aspetto esaminato nel comunicato di VGL – che prescinde dalla querelle con TeleNorba – riguarda il convincimento di molti per i quali “il funzionamento del nostro aeroporto sia uno spreco di denaro pubblico per la Regione Puglia e per Aeroporti di Puglia Spa”. “Quasi si trattasse di “beneficenza” elargita al territorio di Capitanata piuttosto che una operazione commercialmente sostenibile” puntualizza il comunicato.
“Se gli aeroporti di Bari e Brindisi si trovano a buoni livelli di operatività questo lo devono esclusivamente al fatto che hanno usufruito, per anni, di ben altre cifre di finanziamento pubblico cioè di soldi di tutti noi cittadini pugliesi. Contributi pubblici, elargiti costantemente negli anni, che se messi a confronto con le somme solo recentemente investite sull’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia risultano certamente notevolmente superiori tanto da rendere “briciole” quelle recentemente usate per la riattivazione del nostro scalo e per sostenere l’attuale compagnia in questa fase”.
Non resta che lavorare per il rilancio del Gino Lisa in attesa di nuove rotte, perché con due sole destinazioni non si va lontano.