L’Aquila Trento vince la Coppa Italia

L’Aquila Trento, sponsorizzata da Dolomiti Energia, conquista il primo importante trofeo aggiudicandosi la Coppa Italia al termine del Final Height di Torino disputato dalle prime otto nella classifica di campionato al termine del girone di andata.

Mercoledì 12 febbraio si sono giocati i primi due quarti di finale

Germani Leonessa Brescia- Bertram Derthona 86-79

Brescia ha sconfitto, nel rispetto del pronostico, una buona Tortona che dopo il primo tempo chiuso con la squadra lombarda in vantaggio di nove punti, ha recuperato nel terzo quarto portandosi a meno 2 per poi subire il ritorno dei bresciani nel quarto periodo.

La Leonessa ha prevalso per una buona prestazione di tutta la squadra dove Amedeo Della Valle e Nikola Ivanovic, con 20 punti a testa, sono stati i migliori realizzatori e Jason Burnell si é meritato il titolo di MVP con 17 punti, 5 imbalzi, 4 assist e due palle recuperate in difesa. Nelle file dei piemontesi il migliore é risultato Leonardo Candi con 13 punti e 5 assist e un grande lavoro nella fase difensiva.

EA7 Olimpia Milano – Segafredo Virtus Bologna 91-77

L’atteso confronto tra le due big del campionato ha deluso le aspettative, come dimostra il punteggio finale, perché la squadra bolognese non é praticamente mai stata in partita, costretta ad inseguire l’Olimpia con distacchi in doppia cifra, fino ad un massimo di 21 punti. Solo nel quarto periodo i felsinei sono riusciti a ridurre il distacco approfittando del fatto che Milano ha sollevato il piede dall’acceleratore per limitarsi a controllare e risparmiare le energie in vista della semifinale.

Artefici principali della vittoria della Armani Band i soliti Zach LeDay e Shavon Shield autori rispettivamente di 16 e 19 punti con il primo che é stato anche il miglior rimbalzista con 7 palloni catturati e il secondo anche buon assist man, 4 i suoi assist. Alle “Vu nere” non é bastata la solita partita generosa di Toko Shengelia, autore di 14 punti e 3 assist, che si é battuto sotto canestro conquistando 8 rimbalzi, in una serata in cui tanti hanno sofferto la grande difesa della squadra di Ettore Messina.

Giovedì 14 febbraio i restnti Quarti di finale

Dolomiti Energia Aquila Trento- UNAHoter Reggiana 85-80

La capolista del campionato conquista l’accesso alla semifinale superando di misura e solo nell’ultima frazione, una coriacea Reggiana che ha guidato la partita per tre quarti e alla fine del terzo quarto aveva otto punti di vantaggio, ma nell’ultima frazione sono saliti in cattedra Quinn Ellis e Saliou Niang per ribaltare l’inerzia della partita, complice l’espulsione di Kenneth Faried per comportamento antisportivo.

Oltre ad Ellis, 12 punti e soprattutto 14 assist, oltre a tre palle recuperate, e Niang, 18 punti, 7 rimbalzi e 2 palle rubate, ottima partita di Miles Cale, top scorer con 22 punti.

Nella Reggiana si registrano le buone prestazioni di Cassius Winston, 25 punti e 4 assist, Kwan Chetham, 16 punti e 5 rimbalzi, e Kenneth Faried, che ha macchiato con l’espulsione una partita in cui aveva lottato sotto canestro catturando 9 rimbalzi e segnando 11 punti.

Pallacanestro Trieste- Sharks Trapani 74-72

Trapani, dopo due sconfitte consecutive in campionato, perde anche il quarto di Coppa contro una Trieste che soffre solo nel primo quarto, ma poi prende il sopravvento in un grande secondo quarto. Nel secondo tempo gli isolani tormano in cattedra e a meno di due minuti dal termine, con sette punti di vantaggio sembrano avere la partita in pugno, ma commettono degli errori di gestione che permettono ai triestini di acciuffare la vittoria al fotofinish. Nelle file dei giuliani ottima prestazione di Jeff Brooks con 10 punti, tra cui quelli del canestro della vittoria, 5 rimbalzi, e 3 palle recuperate. Molto bene anche il triestino Michele Ruzzier con 11 punti, 3 assist e un prezioso lavoro in fase difensiva. A Trapani non sono bastati un grande Chris Horton in doppia doppia con 11 punti e 16 rimbalzi, oltre a 3 stoppate e due palle rubate, e i canestri di Justin Robinson e Amar Alibegovic, 17 e 18 punti rispettivamente.

Sabato 15 febbraio le due semifinali

Germani Leonessa Brescia- EA7 Olimpia Milano 69-74

Milano supera Brescia nelle ultime battute di una partita rimasta in equilibrio fino a metà del quarto periodo, quando Milano é riuscita a produrre il break che dal 51-52 l’ha portata al vantaggio di sette punti quando mancavano quattro minuti alla fine, vantaggio che é riuscita a mantenere fino al termine grazie ad una grande difesa. Protagonista nella compagine di Ettore Messina é stato ancora una volta Shavon Shields, autore di 19 punti e 5 rimbalzi, ma anche di tre palle rubate, ben coadiuvato dall’argentino Leandro Bolmaro, anch’egli prezioso nelle fasi difensive con 3 recuperi e 6 rimbalzi. Ottima la partita di Nikola Mirotic che rientrava in questo Final Eight dopo un infortunio che lo ha tenuto per qualche partita lontano dal campo. Il fuoriclasse montenegrino ha segnato 14 punti e catturato 6 rimbalzi ma soprattutto ha giocato da leader. Brescia esce a testa altissima con il solito Miro Bilan in grande evidenza, 17 punti, 8 rimbalzi oltre a 4 assist e una stoppata, e con una bella performance del senegalese Maurice Ndour, autore di 20 punti e 7 rimbalzi.

Dolomiti Energia Aquila Trento- Pallacanestro Trieste 82-79

Forse la partita più emozionante della manifestazione con Trento che domina il primo quarto con un parziale di 23-13 che sembra il preludio di una cavalcata trionfale. Trieste invece reagisce nel secondo e nel terzo periodo annullando quasi tutto il gap e presentandosi sul 58-59 all’inizio dell’ultima frazione che sarà un testa a testa fino al fotofinish in cui Ruzzier vede respinto dal ferro il tentativo da tre che avrebbe portato la partita all’overtime. Trento vince, come al solito, per una prestazione magistrale di tutta la squadra. Le statistiche vedono sei giocatori con valutazione finale in doppia cifra. Anthony Lamb é stato il miglior realizzatore con 18 punti mentre Quinn Ellis ha fornito il solito contributo in regia con 8 assist, ma anche in difesa, con 9 rimbalzi difensivi. Tra i giuliani un grande Michele Ruzzier autore di 25 punti con un 5 su 7 dall’arco, oltre a 5 assist, insieme a Denzell Valentine in double-double con 19 punti e 11 rimbalzi

Domenica 16 febbraio Finale

Dolomiti Energia Aquila Trento- EA7 Olimpia Milano 79-63

L’Aquila Trento si aggiudica la Coppa Italia dominando la finale in cui la compagine milanese é rimasta in partita solo per un quarto. Chiuso il primo quarto in vantaggio di un punto, per 15-14, i trentini hanno finito il primo tempo sul 38-31 per poi portare il vantaggio in doppia cifra nel corso del terzo quarto e incrementarlo nell’ultima frazione.

L’Olimpia ha giocato come sempre una buona partita difensiva, come testimonia il punteggio basso, ma ha tro vato un’avversaria che ha difeso ancor meglio costringendo le bocche di fuoco delle “scarpette rosse” a percentuali insolitamente basse.: il 18 su 43 nel tiro da due e il tragico 1 su 21 nel tiro da tre punti sono la migliore spiegazione della sconfitta di Milano. Anche l’analisi delle prestazioni dei singoli conferma la superiorità della squadra di coach Galbiati che, come sempre, non dipende dall’exploit del singolo giocatore, ma dalla prestazione positiva di tutti gli uomini scesi in campo. Il top scorer é stato Jordan Ford con 23 punti, ma fondamentale é stata la regia di Quinn Ellis, 14 punti e 2 assist oltre a 4 rimbalzi difensivi così come il lavoro sotto canestro di Saliou Niang e Selom Muwagbe, con 7 rimbalzi e una stoppata il primo e 6 rimbalzi e una stoppata il secondo. In casa Olimpia si sono salvati solo Nikola Mirotic, 20 punti, e Zach LeDay, 12 punti e 5 rimbalzi, in una serata da dimenticare.

Una menzione speciale e la foto di copertina vanno al capitano e bandiera della squadra vincitrice: l’argentino di passaporto italiano Andres “Toto” Forray, classe 1986, alla sua quattordicesima stagione con l’Aquila con la quale ha giocato 650 partite, 145 delle quali in EuroCup. In questo Final Eight ha giocato complessivamente 23 minuti in cui ha contribuito con 4 assist, 2 rimbalzi e soprattutto con l’esperienza e la professionalità che ne hanno caratterizzato la carriera.

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