LOCALE
Inchiesta “Codice Interno”, parte il processo: in aula anche Emiliano e Decaro
A Bari è iniziato il processo per 15 imputati nell’inchiesta “Codice interno” su presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria, coinvolgendo anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’ormai ex Sindaco di Bari Antonio Decaro. L’indagine, che ha portato a 130 arresti, tra cui l’ex Consigliere regionale Giacomo Olivieri, ha svelato presunte infiltrazioni mafiose nella municipalizzata dei trasporti e combine calcistiche. La prima udienza è stata rinviata al 16 luglio.
Recap del Consiglio Comunale di Foggia del 2 luglio: novità su TARI e SUA
Nell’ultimo Consiglio Comunale di Foggia, sono stati approvati due punti di rilevante interesse. Innanzitutto, è stato deliberato l’aggiornamento del Piano Economico-Finanziario (PEF) per il biennio 2024-2025, che comporta un aumento della TARI del 5% per coprire l’incremento dei costi variabili dovuti alle conseguenze del conflitto in Ucraina e all’inflazione. Questo aumento inciderà mediamente del 2,5% sulle famiglie, con un massimo di circa 20 euro annui in più per nucleo familiare. Non sono mancate le critiche dell’opposizione dopo l’approvazione.
Inoltre, è stata approvata l’istituzione della Stazione Unica Appaltante (SUA), che centralizzerà le procedure di gara per 18 enti convenzionati, inclusi Comuni e aziende pubbliche locali, per migliorare la trasparenza e l’efficienza nella gestione dei contratti pubblici e ridurre i rischi di pratiche collusive. Critiche da parte del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che reputa l’approvazione della SUA un semplice atto propagandistico e con pochissime garanzie di trasparenza.
NAZIONALE
Autonomia differenziata: ancora “scontri” tra Governo e Regioni
Continua lo scontro tra Governo e Regioni sull’Autonomia differenziata. Ad oggi sono 5 le Regioni che chiederebbero il Referendum abrogativo: Campania, Toscana, Puglia, Sardegna ed Emilia Romagna. Quest’ultima sta cercando di accelerare i tempi in vista delle imminenti elezioni regionali dopo le dimissioni del Presidente Bonaccini.
Terremoto Azzurro: Gravina conferma Spalletti e non si dimette
Proseguono le polemiche sulla conferma di Spalletti da parte del Presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, dopo il tremendo flop azzurro a Euro 2024. Quest’ultimo ha confermato che non ha intenzione di dimettersi, nonostante le pressioni.
EUROPA
Elezioni, equilibri e cambiamenti: un piccolo sguardo sugli avvenimenti politici della settimana
Francia
Settimana importantissima per la politica europea!
Marine Le Pen dopo la vittoria del suo partito – Rassemblement National (RN) – al primo turno delle elezioni in Francia, ha già dichiarato di avere pronto il governo, ma lei non sarà tra i ministri.
UK – Regno Unito
Sembra ormai quasi scontato il risultato per le elezioni in Regno Unito. Tutti i sondaggi danno per scontata la sconfitta dell’attuale Presidente Sunak, a favore del leader del Partito Laburista, Keir Starmer. Da tenere sotto controllo “l’enigma Farage”.
Olanda
Dopo 9 mesi di trattative, l’Olanda ha di nuovo un Governo!
Ieri, 2 luglio, Dick Schoof ha giurato davanti al re diventando primo ministro della nuova coalizione di maggioranza a trazione sovranista. Nella coalizione sarà presente anche il Pvv di Geert Wilders, partito anti-immigrazione e anti-islamico che ha ottenuto la maggior parte dei seggi nell’ultima tornata elettorale.
MONDO
Continuano le forti tensioni tra Iran e Israele
Ancora tensione tra Iran e Israele! Dopo le ultime indiscrezioni, Kamal Kharrazi – Consigliere della guida suprema iraniana Khamenei – ha dichiarato che non vogliono guerre in larga scala, ma qualora Israele provasse ad attaccare Hezbollah, difenderanno il Libano con ogni mezzo.
La Corte Suprema concede l’immunità parziale a Donald Trump
La Corte Suprema ha deciso di concedere l’immunità parziale per gli avvenimenti di Capital Hill del gennaio 2021. In disaccordo Biden.
Il processo penale contro l’ex Presidente degli Stati Uniti, potrebbe protrarsi oltre le elezioni presidenziali di novembre. Questo significa che se Trump venisse eletto nuovamente, potrebbe utilizzare il potere presidenziale per influenzare o bloccare il processo in corso nei suoi confronti.