Ieri sera, una grave aggressione ha avuto luogo al Policlinico Riuniti di Foggia, dove circa cinquanta persone hanno fatto irruzione nel reparto di Chirurgia Toracica.
L’attacco è avvenuto dopo la morte di una giovane di 23 anni di Cerignola, deceduta durante un intervento chirurgico d’urgenza a seguito di complicazioni derivanti da un incidente stradale.
L’irruzione è stata caratterizzata da parte di familiari e amici della paziente che hanno colpito il personale sanitario con pugni, calci e schiaffi. I medici e infermieri sono stati costretti a barricarsi in una stanza mentre attendevano l’intervento delle forze dell’ordine. Sul web sta girando il video della scena che mostra il personale che cerca di proteggersi dall’interno della stanza, utilizzando anche un piccolo divano per bloccare l’ingresso. Lo stesso video è stato ricondiviso anche sul suo profilo da Matteo Bassetti, che si è schierato fortemente dalla parte dei medici e ha attaccato la politica sulla situazione nazionale sempre più drammatica e fuori controllo. (Il video dell’aggressione puoi vederlo qui https://www.instagram.com/reel/C_kgSqANf96/?igsh=Zm80Ynl6bndxbTE4).
Durante l’aggressione, un chirurgo è stato colpito al volto e ha riportato ferite e contusioni, mentre una dottoressa ha subito una probabile frattura alla mano. Altri membri del personale sono riusciti a chiamare la polizia, che è intervenuta per riportare la calma e identificare gli aggressori.
Le dichiarazioni sull’accaduto
Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), ha espresso indignazione per l’accaduto e ha chiesto misure di sicurezza più rigorose per il personale sanitario. Ha sottolineato l’urgenza di proteggere i medici e garantire che gli accessi alle strutture sanitarie siano adeguatamente controllati.
Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha condannato fermamente l’aggressione e ha promesso di valutare ulteriori misure di sicurezza e pene più severe per coloro che aggrediscono il personale sanitario. Infine ha espresso piena solidarietà ai medici e infermieri coinvolti e ha evidenziato la necessità di un cambiamento culturale per prevenire tali episodi di violenza.
In risposta all’aggressione, i sindacati dei medici, rappresentati da Pierino Di Silverio (Anaao Assomed) e Guido Quici (Cimo-Fesmed), hanno pubblicato un comunicato dove hanno denunciato l’episodio come un segnale allarmante della crescente violenza nei confronti di medici e infermieri. Hanno anche minacciato di “abbandonare gli ospedali” se non verranno adottate misure efficaci per garantire la sicurezza.
Negli ultimi anni il crescente numero di aggressioni nei confronti del personale sanitario sta diventando un fenomeno sempre più diffuso, non solo nella nostra provincia, ma in tutta Italia. Quel che è successo a Foggia sottolinea la crescente preoccupazione per la sicurezza del personale sanitario e la necessità di azioni concrete per prevenire future aggressioni e garantire ambienti di lavoro sicuri.