Chi è Alessandro Giuli, il nuovo Ministro della Cultura.


La vicenda Sangiuliano-Boccia che ci ha accompagnato nelle ultime due settimane è giunta al termine. Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ha rassegnato le dimissioni irrevocabili ieri, 6 settembre.
Ora le redini del ministero passano ad Alessandro Giuli.

Ma chi è il nuovo ministro? Scopriamolo
insieme!


Carriera e vita privata

Alessandro Giuli, classe 1975, è un giornalista, scrittore e funzionario italiano. Dal 2022 ha ricoperto la carica di Presidente della Fondazione MAXXI, proprio su nomina del suo predecessore.

È sposato con la giornalista Valeria Falcioni e insieme hanno due figli.
Durante la sua gioventù è stato un militante di “Meridiana Zero“, movimento nato nel 1991 da alcuni gruppi che si staccarono dal Fronte della Gioventù.
Ha studiato filosofia alla Sapienza e anche se non ha mai concluso gli studi, decide di iniziare la sua carriera giornalistica ne Il Foglio, dove fu “allievo” di Giuliano Ferrara fino a ricoprire ruoli da Vicedirettore nel 2008 e Co-direttore fino al 2017.
Tra il 2019 e il 2020 ha partecipato come ospite fisso alla trasmissione Patriae su Rai2 e, nel 2020, ha condotto – sempre su Rai2 – Seconda linea insieme a Francesca Fagnani.


Il pensiero e gli ideali del nuovo Ministro della Cultura

Alessandro Giuli, si è sempre mostrato con un atteggiamento riflessivo e mai aggressivo. Contro gli estremismi e i “pensieri nostalgici”, pensiero già espresso sia con il commento sulla lettera della Meloni contro i neofascismi, sia nei suoi testi.
Tra i suoi libri più noti troviamo: “Il passo delle oche”, “Il tempo della finzione” e “Gramsci è vivo”.
Il neo ministro ha sempre manifestato grande rispetto per Antonio Gramsci, sostenendo che il pensiero espresso all’interno del libro va oltre la figura politica, perché rappresenta un’importante eredità nel legame tra politica e cultura.
Schierato a favore del pensiero pro-life, sottolineando che esserlo non limita i diritti delle donne.
Sempre in alcune interviste ha dichiarato che gli piacerebbe vedere un “blocco” più disponibile a parlare del valore Dei-Patrie-Familie, senza però vietarne altri.
Con l’arrivo di Alessandro Giuli, il Ministero della Cultura è pronto ad intraprendere un nuovo percorso, guidato da una visione equilibrata e attenta ai valori della tradizione e del dialogo culturale.

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