Recenti studi dell’Università di Pisa, nell’ambito del progetto europeo HaloFarMs, hanno scoperto che l’estratto dei germogli di Salicornia europaea è efficace nella prevenzione della steatosi epatica, comunemente conosciuta come “fegato grasso“. I germogli più giovani di questa pianta sono ricchi di composti bioattivi benefici per la salute del fegato e offrono vantaggi ecologici grazie alla loro capacità di desalinizzare i terreni. Queste caratteristiche fanno della salicornia una risorsa preziosa per l’agricoltura sostenibile.
La salicornia: tra benessere, sapori e tradizioni
La provincia di Foggia è rinomata per la sua biodiversità. Sul Gargano, la salicornia – o per dirla alla garganica “i zauzaridd” – è molto utilizzata ed apprezzata in molti piatti tipici, anzi, è diventata un vero e proprio simbolo della nostra terra!
Possiamo trovare una presenza massiccia tra i Laghi di Lesina e Varano (se siete sul Gargano, vi consiglio altamente di visitarli), zone umide e saline che favoriscono un ambiente ideale per la crescita.
Ma ora passiamo alla parte più interessante: come posso degustarla nel migliore dei modi?
Il metodo più comune è la salicornia sott’aceto. Dopo la raccolta e la pulizia dei germogli, questi vengono fatti bollire per pochi minuti e conservati in barattoli con una soluzione di aceto, che ne preserva il gusto per mesi e mesi.
Ma cosa fare se l’aceto non è di vostro gradimento?
Nessun problema, può essere mangiata in altri modi, oggi ve ne mostriamo uno meno comune, ma non meno delizioso!
Al posto di conservarla in barattoli d’aceto, dopo la bollitura, potete preparare un piatto di salicornia condito solamente da olio e limone della zona. Questo mix di gusti non solo farà bene al vostro palato, ma anche alla vostra salute.
La salicornia (o “i zauzaridd”) non è solo una pianta, non è solo un piatto, ma una vera esperienza tra sapori e tradizioni garganiche.