Il Comitato “Difendiamo il Quartiere Ferrovia di Foggia” ha pubblicato un report sulle attività commerciali esistenti che fotografa la situazione di degrado in cui versa da anni questa zona della città.
“Il quartiere Ferrovia di Foggia è oggi il simbolo di una problematica di degrado urbano profondamente legata anche alla struttura e alla tipologia delle attività commerciali presenti.”
Questa la situazione rilevata dal Comitato.
“Su un totale di 102 attività presenti nel quadrilatero di via Podgora, addirittura 72 sono gestite da cittadini stranieri, una cifra che rappresenta il 70% del totale, solo 30 da foggiani. Questa statistica riflette una trasformazione commerciale che ha cambiato radicalmente il volto del quartiere, un tempo simbolo di una comunità viva e fiorente.”
La tipologia delle attività commerciali
“Oggi si contano numerose attività “fotocopia” distanti poche decine di metri l’una dall’altra e per lo più dedicate a servizi identici, come alimentari etnici e money transfer, ben 22 in un’area così ristretta. Questo fenomeno, oltre a ridurre l’attrattività dell’area, sta contribuendo a un degrado ambientale e sociale che richiede un intervento deciso e immediato da parte delle istituzioni”.
“Una concentrazione così elevata di attività identiche non solo è inutile per la comunità ma contribuisce a far percepire l’intera area come un quartiere disordinato e privo di un’identità commerciale coerente”.
Il degrado
“Oggi, l’omogeneità di queste attività, sommate al fatto che molte persone si fermano nei pressi dei negozi per bivaccare senza rispettare le norme civiche, ha creato un ambiente poco accogliente, con marciapiedi invasi da rifiuti e sporco, spesso anche a causa della proliferazione di mercatini abusivi dove si vendono oggetti recuperati dai cassonetti”.
Cosa fare?
“Serve un piano del commercio e maggiori controlli igienico sanitari“.
“L’importanza di un piano del commercio per una città come Foggia è stata riconosciuta ormai da decenni, tanto che è stato istituito un apposito assessorato in merito. Tuttavia, nonostante il crescente disagio vissuto dai residenti e le continue segnalazioni, le istituzioni non sembrano aver intrapreso azioni concrete per ridurre l’impatto negativo dell’attuale assetto commerciale della zona”.
La situazione fotografata nel report “non può che sollevare dubbi sul rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte dei locali, soprattutto alla luce delle condizioni igieniche visibili all’esterno delle attività: immondizia per le strade, escrementi di piccioni e sporcizia costante sui marciapiedi. C’è da chiedersi se i locali rispettino realmente tutti i requisiti previsti dall’ASL e, allo stesso tempo, perché i proprietari non sembrino avere un minimo di amore per la propria città, preferendo affittare a chi apre un’attività standardizzata piuttosto che a giovani foggiani che potrebbero introdurre idee innovative e diversificate.
Le proposte del Comitato e il richiamo alle Istituzioni
Per far fronte a questa situazione, è essenziale che le istituzioni si facciano carico di una riforma del piano commerciale, introducendo regolamenti che favoriscano la varietà e la qualità dell’offerta.
Tra le proposte avanzate da ‘Difendiamo il Quartiere Ferrovia di Foggia’ emerge l’idea di “incentivi mirati per agevolare l’insediamento di imprenditori locali ad esempio coprendo magari l’affitto per i primi 12-18 mesi, agli imprenditori locali che volessero investire nel quartiere.
Questa iniziativa non solo rappresenterebbe un’importante spinta per l’economia locale ma favorirebbe anche una graduale ripopolazione del quartiere con attività diverse e mirate, tra cui negozi, ristoranti, locali, e altre proposte che possano arricchire l’area, stimolando la partecipazione e l’interesse della comunità.
Un investimento di questo tipo avrebbe ricadute future significative con un quartiere Ferrovia rinato, una comunità più vivace, un aumento delle opportunità di lavoro e una maggiore sicurezza e qualità della vita.
In questo quadro, potrebbe risultare strategica anche una mappatura dettagliata delle attività sfitte o inutilizzate, permettendo così al Comune di orientare i nuovi insediamenti in maniera efficace, incoraggiando una gestione più ordinata e coerente delle tipologie di attività nel quartiere. Con un piano regolatore moderno e inclusivo, unito a incentivi specifici per chi desidera contribuire al futuro del quartiere Ferrovia, il Comune potrebbe restituire dignità a una zona simbolica della città, permettendo a quest’area di tornare a riflettere il cuore e l’anima della nostra comunità.”