La via Appia patrimonio dell’Unesco, l’antico sentiero che collega il cuore con il viaggio dell’anima. Mi piacciono le strade dissestate, quelle che conservano le storie del passato e non amano l’asfalto. Sono fatte di terra, pietre e sogni. Hanno già le nostre impronte anche se non le abbiamo percorse. A volte si percorrono strade che il cuore non capisce e la mente non sa spiegare. Ma l’anima lo sa. Certe strade sanno dirlo meglio. Come certe persone. La vita dovrebbe avere più svincoli, piazzole delle meraviglia, vie della felicità senza uscita, baci ai caselli e nessun limite alle possibilità. E’ al fondo dei tuoi occhi, alla svolta di ogni tua risata, che io ritrovo la strada. Se è quella giusta non sei tu a percorrerla, è lei a percorrere te. La prudenza vuole percorrere sentieri sempre dritte e spianate. E si perde tutta la bellezza dei dossi e delle curve. E ci muoviamo per strane scorciatoie, vie traverse e sensi unici. Alcune strade si uniscono, altre si dividono, altre si spezzano. E percorriamo strade diverse, ma alla fine, ci ritroviamo sempre a un incrocio di braccia.