Questa volta la banda della ruspa ha colpito a Torremaggiore.
La tecnica messa in atto ė più che collaudata: in piena notte una ruspa rubata in un cantiere edile viene trasportata su un camioncino fino al luogo dove verrà effettuato il colpo (ancora una volta un Ufficio Postale). Il braccio meccanico demolisce la parete del locale e porta via la cassaforte con le pensione e i piccoli risparmi dei cittadini. Questo il racconto di quanto accaduto a Torremaggiore.
In Capitanata la banda della ruspa aveva già colpito lo scorso febbraio sul Gargano: ad essere demolito fu l’ufficio postale di San Marco in Lamis con le strade di accesso al paese bloccate da alcune auto date alle fiamme per evitare l’arrivo delle forze dell’ordine. In quella occasione il bottino fu di oltre 300mila euro mentre non è ancora quantificato l’ammontare della somma trafugata a Torremaggiore.
Non c’è pace per gli Uffici postali, le banche e gli sportelli Atm di Capitanata: ricordiamo gli assalti alle poste di Stornara, Zapponeta, Orta Nova e Stornarella, alla Bper di Orsara di Puglia e alla BCC di Rignano Garganico e i tanti bancomat fatti esplodere a Foggia e provincia.
Elencare tutte le rapine effettuate a Foggia e provincia negli ultimi anni sarebbe lunghissimo!
Che l’ordine pubblico in Capitanata fosse fuori controllo era evidente ai più, ora sembra essersene accorto anche il deputato di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra che dopo questa ennesima rapina ha annunciato di “aver preso in carico il tema Sicurezza”
“Ho coinvolto immediatamente il ministro Crosetto per porre maggiore attenzione al tema del controllo del territorio in provincia di Foggia” si legge in una nota diramata dall’ufficio stampa dell’onorevole.
“Del tema sicurezza se ne discuterà tra qualche giorno, alla ripresa dei lavori a Montecitorio e io stesso interverrò durante la discussione generale in Aula ma oggi, dopo l’ennesima razzia compiuta in provincia di Foggia, ho immediatamente scritto al ministro della Difesa Guido Crosetto perché si possa valutare concretamente la possibilità di incrementare la presenza e l’utilizzo di uomini e mezzi dell’Arma in Capitanata, ormai troppo spesso penalizzata da una crescente criminalità e da difficoltà di controllo del territorio” precisa il deputato di Fratelli d’Italia Giandonato La Salandra.
Il comunicato mette nero su bianco quanto siano risibili le forze messe in campo dallo Stato per “controllare” il nostro territorio:
“I Carabinieri della locale stazione non sono riusciti ad intervenire in tempo, dal momento che una sola pattuglia, attualmente, nelle ore notturne copre un vasto territorio dell’Alto Tavoliere, con circa 100mila residenti complessivi, tra Apricena, Chieuti, San Severo, Sannicandro, Serracapriola e Torremaggiore“.
Presidiare un territorio così ampio con un’unica volante notturna vuol dire perdere la battaglia con i delinquenti senza neanche provare a combatterla. Se a questo aggiungiamo che con la riforma della geografia giudiziaria del 2013 la Capitanata ha avuto la soppressione della procura e del tribunale di Lucera e di sei sezioni distaccate (tra queste le sedi di Cerignola e Manfredonia, comuni molto popolosi) allora la gravità della ‘questione giustizia’ in Capitanata assume i connotati di una disfatta per lo Stato. Quante volte il procuratore di Foggia Ludovico Vaccaro ha evidenziato come la Procura di Foggia sia l’unica ad operare in un territorio con oltre 700mila abitanti e con la presenza di una criminalità agguerrita e mafiosa.
L’on. La Salandra si dice comunque fiducioso sull’esito delle sue prossime interlocuzioni con il Ministro e in Aula:
“Il pacchetto di norme del ddl sicurezza, che sta per essere varato alla Camera, – si legge nella parte conclusova del cominicato – vede un approccio totalmente diverso del Governo Meloni in termini di ordine pubblico, garantendo maggior tutela alle forze dell’ordine e maggiore rigore nelle azioni di pubblica sicurezza, per fornire alle autorità migliori strumenti per agire in maniera efficace sui nostri territori”.
Uomini e mezzi sono stati promessi ogni qualvolta qualche Ministro si é affacciato dalle nostre parti e sulla necessità della riapertura del tribunale di Lucera e degli altri distaccamenti si sono espressi in tanti oltre al già ricordato Procuratore della Repubblica di Foggia. Si attendono azioni concrete.