L’Osservatorio Mafia di Foggia di Foggia ha presentato il primo rapporto sulla Mafia foggiana.
L’iniziativa, promossa dal Centro di Servizio al Volontariato di Foggia in collaborazione con il Laboratorio Interdipartimentale di Storia e Media Audiovisivi dell’Università di Salerno, gode del patrocinio della Consulta Provinciale per la Legalità e vede il supporto di Libera Foggia e del Ce.S.eVo.Ca.
La Consulta dal 2017 promuove la partecipazione attiva dei cittadini e agisce come strumento di prevenzione e contrasto all’illegalità, con funzioni che vanno dallo studio delle dinamiche mafiose alla proposta e al monitoraggio di iniziative locali per la sicurezza e la tutela del cittadino. Particolare attenzione viene riservata allo studio della gestione dei beni confiscati alle mafie e all’educazione alla legalità, due ambiti chiave per rispondere efficacemente alla pervasività della mafia foggiana.
L’Osservatorio si é dato il compito di monitorare, analizzare e contrastare il fenomeno criminale che ha portato Foggia ad essere definita territorio della “quarta mafia“.
Questa definizione, come evidenziato nella relazione della DIA del primo semestre del 2023, definisce un’organizzazione ibrida che coniuga elementi della camorra e della ‘ndrangheta, caratterizzata da una notevole capacità di adattamento al contesto sociale, politico e amministrativo della provincia. La criminalità organizzata di Capitanata non si esprime attraverso una sola identità, ma attraverso una pluralità di gruppi mafiosi: la Società Foggiana, la mafia garganica, la mafia dell’Alto Tavoliere e la malavita cerignolana. Queste organizzazioni, pur mantenendo un’autonomia operativa, condividono un modello comune che ha permesso loro di unire strategie criminali, rafforzando il controllo sul territorio senza adottare una struttura verticistica unitaria.
La quarta mafia si distingue, dunque, per la sua efferatezza e per la vasta rete di collegamenti extraregionali, che ne hanno potenziato il controllo, soprattutto nel settore del narcotraffico.
Il lavoro dell’Osservatorio si è concentrato, nella prima fase sperimentale, sull’analisi dei documenti relativi alla mafia della sola
città capoluogo. L’attività di studio è stata svolta prevalentemente dagli operatori del Servizio Civile Digitale del CSV Foggia, a partire dal mese di febbraio 2024.
L’Osservatorio Mafia della città di Foggia, nasce con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e l’informazione della comunità locale sul fenomeno mafioso. Attraverso l’analisi di articoli giornalistici e documenti ufficiali, il rapporto offre una visione chiara della complessità e delle evoluzioni della criminalità organizzata in Capitanata.
Nel dettaglio, il lavoro di analisi ha coperto un intervallo di dodici mesi (giugno 2023 – giugno 2024) e si è sviluppato attraverso una revisione approfondita di circa 450 articoli di giornali e testate web locali.
“Il rapporto – si legge nel documento di sintesi – non si limita alla documentazione ma pone le basi per un’azione collettiva che coinvolga istituzioni, scuole e giovani, promuovendo la cultura della legalità“.