“Cuori Pulsanti” ai Campi Diomedei non si farà. L’artista Felice Limosani scrive alla Sindaca.

Salta il progetto dei “Cuori Pulsanti” ai Campi Diomedei di Foggia. Lo comunica in una lettera indirizzata alla Sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo, l’artista Felice Limosani.

I ritardi accumulati, insieme alle vicende diffamatorie che hanno accompagnato il progetto, rendono impossibile il suo completamento in tempo per le celebrazioni giubilari del 2025, uno degli obiettivi fondanti” scrive Limosani alla Sindaca.

Un progetto che avrebbe dovuto essere collocato ai Campi Diomedei, finanziato da un gruppo di imprenditori che si sarebbero accollati l’intero costo dell’installazione e che fin da subito aveva sollevato critiche.

Ora é lo stesso artista foggiano a ritirare il progetto con buona pace di colori quali avevano criticato ilmprogetto “ai limiti della diffazione“, come sottolinea Limosani alla Sindaca.

Limosani non manca di evidenziare come “Il dibattito mediatico scomposto, caratterizzato da illazioni inaccettabili e speculazioni politiche, ha oscurato il significato culturale del progetto e l’impegno di chi vi ha partecipato” e per questo l’artista ha preferito accantonare il progetto .

Questo il testo della lettera inviata

Egregia sindaca,

desidero informarLa che, a seguito della decisione unanime dei dieci imprenditori finanziatori, non sarà possibile portare avanti la mia installazione ai Campi Diomedei. I ritardi accumulati, insieme alle vicende diffamatorie che hanno accompagnato il progetto, rendono impossibile il suo completamento in tempo per le celebrazioni giubilari del 2025, uno degli obiettivi fondanti.

Vorrei comunque ringraziarLa per la Sua lungimiranza, che ha saputo cogliere i valori della proposta, dimostrando capacità di visione e impegno. Lo stesso desidero fare nei confronti di Monsignor Giorgio Ferretti, che ha abbracciato il messaggio di speranza dell’opera con sensibilità e amore per l’arte, e verso Don Giulio Dal Maso per la sua costante disponibilità. Un riconoscimento speciale va agli assessori Giuseppe Galasso e Alice Amatore, e ai funzionari che, nel pieno rispetto delle norme, hanno avviato i preliminari procedurali, nonostante le ingiuste accuse ricevute. Un grazie particolare lo rivolgo ad Aldo Ligustro e alla Fondazione Monti Uniti, che hanno sostenuto l’opera non solo per il suo valore estetico, ma soprattutto perché hanno compreso sin dal primo momento l’impatto positivo che avrebbe avuto sul territorio. Un affettuoso ringraziamento va alla società civile e ai concittadini che, con spirito costruttivo e apertura, hanno accolto e sostenuto il significato profondo dell’opera, permettendomi di condividere con loro i moti dell’anima che solo l’arte può suscitare.

Infine, ma non certo per importanza, esprimo profonda gratitudine agli amici imprenditori che, da veri mecenati, si sono impegnati senza alcun interesse di ritorno. A loro rivolgo le mie scuse per essere stato causa delle accuse ridicole di oscurantismo e delle insinuazioni infamanti di ambiguità e fini illegali che hanno ricevuto.

Purtroppo, le polemiche hanno distorto il vero spirito del progetto. È mancata una comunicazione compensatoria basata su fatti verificati, necessaria per un giudizio corretto dell’opinione pubblica. Il dibattito mediatico scomposto, caratterizzato da illazioni inaccettabili e speculazioni politiche, ha oscurato il significato culturale del progetto e l’impegno di chi vi ha partecipato. A questo proposito, desidero ringraziare anche gli organi di stampa per il giornalismo obiettivo e riconoscere il ruolo di quei media che, pur con aggressività e pretestuosità, hanno stimolato un dibattito utile per la crescita culturale. L’incompatibilità dei tempi e gli argomenti citati hanno compromesso l’obiettivo di includere l’opera nelle celebrazioni giubilari del 2025. Senza questo legame temporale, e a causa della tossicità della comunicazione, i finanziatori hanno concluso in pieno accordo con le mie intenzioni che non ci sono più le condizioni per proseguire.

Auspico che, in futuro, ci possano essere occasioni per riprendere il dialogo su progetti che possano valorizzare il nostro patrimonio culturale e artistico, in un clima di maggiore serenità e collaborazione.

Cordiali saluti,

Felice Limosani

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One thought on ““Cuori Pulsanti” ai Campi Diomedei non si farà. L’artista Felice Limosani scrive alla Sindaca.

  1. Anche la costruzione della Torre Eiffel ebbe forti resistenze. Poi,come sappiamo,è diventata il simbolo di Parigi e della Francia. Fatte le dovute proporzioni poteva rappresentare un nuovo simbolo di Foggia. Ritengo sia un’incredibile occasione perduta per rivalutare la nostra città.

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