Aumentano i divari nella distribuzione dei fondi del PNRR: il caso Bari-Foggia. L’analisi di Cataneo.

“Stanno emergendo evidenti diversità di allocazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non soltanto tra Nord e Sud Italia ma anche tra le diverse province nella stessa regione”.

Ė in il caso, ad esempio, di ciò che sta accadendo in Puglia tra Bari e Foggia.

Ad affermarlo, con un comunicato stampa, é Pasquale Cataneo capogruppo IdM al consiglio comunale della città dauna.

“A Bari, con una popolazione di 315.625 abitanti, ci sono risorse PNRR per oltre 1 Miliardo di euro con una quota pro-capite di 3.168 €/abitante; a Foggia, invece, con 145.591 cittadini, sono previsti investimenti per circa 65 milioni di euro con la quota per abitante pari a 453 euro”.

Sono così disattesi gli obiettivi del Next Generation EU il piano europeo che aveva come obiettivo principale quello di finanziare progetti nelle aree economicamente più svantaggiate e con il maggior tasso di disoccupazione.
“Nel 2023 il tasso di disoccupazione (15-64 anni) a Bari era del 8,4%, (6,4% Maschi e 11,4 Femmine) prossimo alla media UE mentre a Foggia il 18% (circa 10 punti in più e cosi ripartita 14,9%M e 23,6%F) simile al dato della Campania, il peggiore in Italia, e circa 2,5 volte peggiore del valore UE”
sottolinea Cataneo.

In definitiva si crea maggiore occupazione e PIL laddove i parametri risultano già più vicini alla media UE a scapito di quei territori in forte ritardo sul versante dello sviluppo sociale ed economico.

Ritornando al confronto tra Bari e Foggia, i cittadini di Foggia ricevono pro-capite circa 1/7 rispetto ai corregionali baresi – puntualizza Cataneo – e crescono così anche i divari intraregionali”.

Perché a Foggia non si é riusciti a intercettare maggiori fondi? Di chi la colpa?

Certamente il periodo commissariale è stato fortemente deleterio per Foggia anche per intercettare con progetti adeguati i fondi del PNRR” ci risponde Cataneo.

A Bari la gestione dei progetti finanziati dal PNRR avviene con il supporto della Deloitte (Deloitte è tra le più grandi realtà nei servizi professionali alle imprese ndr) mentre il Comune di Foggia é sott’organico: sono oltre 400 i dipendenti comunali mancanti.

“Non possiamo sottacere i numerosi esempi di risorse del PNRR che lo Stato ha dirottato al Nord e altrettanto é avvenuto a livello di Regione Puglia. Penso ad esempio al settore aeroportuale con le difficoltà del Gino Lisa a completare la fase di start up, alla differente promozione della Fiera dell’Agricoltura tra Bari e Foggia, ai ritardi nella attivazione della sede regionale della Protezione civile, e tanti altri esempi potrebbero essere fatti”

Purtroppo – evidenzia Cataneo – al Comune di Foggia, salvo poche eccezioni, non si analizzano questi dati soprattutto in previsione futura. Questa situazione inciderá negativamente sullo sviluppo futuro e continueremo ad assistere al progressivo spopolamento giovanile del nostro territorio”.

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