A Candela un unico medico di base non basta. Il sindaco Gatta: “Non siamo cittadini di serie B”.

Il sindaco di Candela Nicola Gatta va dritto al problema: “Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione e va rispettato. Non siamo cittadini di serie B”. “L’emergenza medici di base sta diventando un incubo per i candelesi, soprattutto per gli anziani che non hanno i mezzi per raggiungere i paesi vicini e non hanno la possibilità di farsi prescrivere farmaci salvavita e piani terapeutici”.

In un post apparso sul suo profilo facebook il Sindaco Gatta racconta cosa sta accadendo a Candela: “… da giorni ci stiamo interfacciando con i responsabili della Asl in merito ai disagi e disservizi per la popolazione dopo la decisione del dott. Di Muzio di non proseguire l’attività professionale a Candela, senza aver ottenuto soluzioni e assistendo ad uno scarica barile tra la ASL e la Regione Puglia. Duole constatare che Asl e Regione Puglia non hanno posto in essere alcuna programmazione per Candela, lasciando, di fatto, i pazienti senza una copertura sufficiente di medici di base in loco.

Il medico di base che era a Candela è stato trasferito ad Ascoli e non è stato previsto un sostituto. Nessuna programmazione da parte della Asl e Regione Puglia.


Il dottor Di Muzio è stato autorizzato a trasferirsi ad Ascoli – continua lo sfogo dell’ex Presidente della Provincia – ma, al contempo, non è stato previsto un sostituto obbligato ad aprire a Candela.
Di fatto, ad oggi, è presente sul nostro territorio solo la dottoressa Palmieri la quale potrà accogliere, in aggiunta ai suoi, solo pochi altri pazienti e per di più seè prossima alla pensione.
Da 10 giorni circa 600 pazienti di Candela sono rimasti senza medico di base, senza sapere cosa fare e senza alcuna comunicazione ufficiale da parte della Asl.

È emerso che l’alternativa è il dottor D’Agrosa, il quale, però, non da certezza di aprire lo studio a Candela, pertanto, al momento, non possiamo che consigliare di non iscriversi presso il dott. D’Agrosa se non ci sarà la sicurezza che sarà presente a Candela. Non me ne voglia il dottor D’Agrosa, ma in questa situazione nessuno sta pensando che molti degli assistiti rimasti senza copertura medica sono persone anziane che non possono spostarsi facilmente ad Ascoli per ricevere l’assistenza medica di cui hanno diritto!”.

Per dare una svolta positiva alla vicenda il sindaco di Candela Nicola Gatta si è attivato promuovendo una raccolta firme per una petizione popolare che verrà inviata a Ministero della Salute, alla Regione Puglia, alla prefettura e ovviamente ai vertici dell’Asl.

La petizione, il cui slogan è #nonsiamocittadinidiserieb, può essere sottoscritta presso il Comune di Candela negli orari di apertura al pubblico, nonché presso le farmacie Giordano e Di Nunzio negli orari di apertura.

Un solo medico in loco – ha ribadito Gatta presentando l’iniziativa – non è sufficiente per il nostro comune e costringere i cittadini, soprattutto quelli anziani, a spostarsi nei paesi limitrofi non è accettabile. Purtroppo da ASL Fg e Regione Puglia, con le quali l’amministrazione comunale ha da subito cercato un confronto istituzionale continuano ad arrivare risposte vaghe e confuse. I cittadini di Candela hanno diritto a risposte immediate e a soluzioni che garantiscano il diritto alla salute, così come sancito dalla nostra Costituzione”.
Si parla tanto di servizi sanitari di prossimità ma la realtà è ben diversa, arrivando a non assicurare i servizi essenziali.

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