I giornalisti europei chiedono all’UE di condannare Israele e di poter entrare a Gaza.

La Federazione europea dei giornalisti ha inviato lo scorso 26 agosto una lettera ai massimi diplomatici dell’Unione Europea affinché si adoperino per “intervenire contro l’uccisione senza precedenti di giornalisti da parte delle autorità israeliane e altre violazioni della libertà dei media, in violazione degli obblighi di Israele in materia di diritti umani e di diritto internazionale umanitario”.

La Federazione europea dei giornalisti raccoglie 38 sindacati dei giornalisti europei tra cui la Federazione nazionale della Stampa italiana e più di 20 Ong per la libertà di stampa. La lettera è stata redatta su iniziativa del Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj).

La lettera chiede inoltre la sospensione dell’accordo di associazione Ue-Israele e sanzioni contro i responsabili dei crimini di guerra e delle ripetute violazioni del diritto internazionale da parte di Israele.

Le nostre organizzazioni scrivono per chiedere all’Unione Europea di intervenire contro l’uccisione senza precedenti di giornalisti da parte delle autorità israeliane e altre violazioni della libertà dei media, in violazione degli obblighi di Israele in materia di diritti umani e di diritto internazionale umanitario. Questi fanno parte di abusi diffusi e sistematici commessi dalle autorità israeliane a Gaza, in Cisgiordania, in Israele e altrove, come documentato o riconosciuto da Ong israeliane, palestinesi e internazionali, esperti delle Nazioni Unite, dalla Corte internazionale di giustizia e in una richiesta di mandati di arresto da parte del Procuratore della Corte penale internazionale. Queste violazioni dovrebbero innescare la sospensione dell’accordo di associazione Ue-Israele e ulteriori sanzioni mirate dell’Ue contro i responsabili. Purtroppo, i 27 governi dell’Ue devono ancora riconoscere, attribuire e condannare all’unanimità i crimini delle forze israeliane a Gaza” si legge nel documento inviato all’UE.

Nella oscurità si sono consumati i massacri e, per la prima volta in un conflitto, sono stati assassinati oltre 150 tra operatori dell’informazione, scrittori, blogger, autori e autrici. Occorre “forzare” il blocco messo in atto da Israele e di trovare il modo di far entrare le luci dell’informazione per documentare la strage in atto.

PER APPROFONDIRE
La lettera completa e la lista completa dei sindacati e delle organizzazioni che l'hanno sottoscritta è sul sito web della Efj.

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