Il Tavoliere delle Puglie

Il Tavoliere in origine era sommerso dalle acque del mare per poi diventare una pianura di sollevamento. Il suo nome, di origini romane, deriva dal tavoliere sul quale erano presenti le proprietà della terra relative a ogni coltivazione o pascolo. Tra i personaggi storici, Federico II di Svevia ha lasciato un suo pensiero sul Tavoliere nel quale metteva in risalto la bellezza del territorio; addirittura affermava che se Dio fosse stato a conoscenza di questa piana in Puglia, si sarebbe fermato a vivere proprio qui.

Successivamente alla caduta dell’Impero Romano, il territorio pianeggiante della Puglia non è stato più utilizzato diventando sempre più zona paludosa e incolta. Nel Medioevo veniva utilizzato per la transumanza per il clima mite dai pastori provenienti dall’Abruzzo e dal Molise.

Il Tavoliere delle Puglie, in seguito alla bonifica del XX secolo, è tornato ad essere un’area agricola dedicata alla coltivazione di barbabietole, pomodori, frumenti, oli e vini.

ll nome “Tavoliere delle Puglie” e non “della Puglia” deriva dal medioevo, quando la regione era chiamata appunto Puglie perché divisa in tre aree distinte: Capitanata, Terra di Bari e Terra d’Otranto. Il nome della regione è tornato ad essere Puglia solo nel 1861 con la proclamazione dell’Unità d’Italia anche se i nomi sono ancora utilizzati per identificare un determinato territorio.