OTTOBRE: ” UN MESE, DA BRIVIDI… “
Si fa veramente fatica a raccontare le vicende del mondo pallonaro rossonero in questo periodo… Non tanto perché negli ultimi tempi il pallone che rotola sembra aver assunto una residuale importanza rispetto alle sitcom esterne al triangolo di gioco che involgono allenatori, DS, giocatori e società.
Ma soprattutto perché questo mese è stato segnato dal terribile incidente avvenuto sulla strada Potenza-Foggia, che è costato la vita a tre figli della Città Capoluogo.
Fa piacere ricordare i tre giovani angeli rossoneri, coetanei di chi scrive, con un pensiero espresso qualche giorno fa sui canali social di Mitico Magazine:
Nessuno muore se rimane nel cuore di chi resta, e il cuore di questa città saprà essere abbastanza grande per accogliere il ricordo di queste vite spezzate e farle rivivere tutte le volte che la “loro” squadra del cuore scenderà in campo, ancora una volta, anche per loro.
Proviamo a ripercorrere sinteticamente assieme, questo mese “da brividi”. Dopo la batosta subita al Partenio a fine settembre, Mister Capuano dedica il maggior tempo a disposizione per preparare ad oc la sfida dello Zaccheria proprio contro la sua precedente squadra, il Taranto.
Il 4 ottobre i Satanelli si impongono sui Tarantini (2-0), non senza contestazioni. Alla fine della prima frazione di gioco i 5136 spettatori presenti sugli spalti rumoreggiano, fischiando per un primo tempo smorto tra due nobili ormai decadute. Il Foggia ha la meglio proprio con quel 4-2-3-1 tanto caro all’ex tecnico della Juve NG, ma stavolta il modulo è “Targato Capuano”, un fenomeno al quanto singolare tenendo conto delle idee di calcio del mister di Pesco Pagano.
L’unica nota positiva di questo incontro è proprio il risultato. Per tutte le restanti tematiche, non si può parlare neanche di nave rossonera in alto mare… Ma di zattera nel mare in tempesta.
- Il Foggia arriva costantemente in ritardo sulle seconde palle
- La brillantezza fisica è tutt’altro che raggiunta. Elemento questo, che mina le prestazioni in campo.
Una cosa è certa, Mister Capuano ha condotto un “ritiro nel campionato”. Passando dalle sedute di allenamento di stampo brambilliano, a sessioni con ritmi decisamente più elevati, il Foggia ha di sicuro pagato caro un cambio radicale di intensità, soprattutto a livello di infortuni.
Il 10 ottobre, Alla presenza di squadra e vertici societari è stato inaugurato il “Foggia Store” su Corso Roma. Il Presidente Canonico commenterà così il grande afflusso di tifosi accorsi per partecipare a questo evento: “ I tifosi rossoneri sono immensi…”.
Il risultato della sfida tenutasi nelle mura del Viviani di Potenza (1-1) passa in secondo piano. La sera del 14 ottobre, durante il viaggio di ritorno per Foggia, uno spaventoso incidente strappa alla comunità Dauna tre giovanissimi ragazzi, innamorati dei colori rossoneri. Il 17 ottobre, sul terreno di gioco dello Zac, si terranno i funerali in un clima assolutamente surreale. La cerimonia viene osservata da 10mila partecipanti con una compostezza davvero encomiabile. Tra i presenti, ci sono migliaia di ultras arrivati da tutta Italia per rendere omaggio ai feretri.
L’incontro tra Foggia e Catania (Domenica 20 Ottobre) verrà disputato lo stesso; (vista la tragedia immane vissuta dalle famiglie e dalla collettività Foggiana, posticipare il match sarebbe stata la scelta più giusta. Dinanzi a tali tragedie, lo sport dovrebbe essere veicolo di esempio per le nuove generazioni. Necessario, è imparare a fare un passo indietro, nel rispetto di chi non ha potuto scegliere se andare o restare).
Nel prepartita i siciliani depositano una corona di fiori sotto la Curva Nord.
Tascone sblocca la gara al 39’ con un gran gol, ed I primi 60 minuti di gioco rappresenteranno la più convincente -nonché duratura- prestazione dei Satanelli, che riescono a tenere testa alla formazione Catanese (candidata alle posizioni di vertice della classifica) con grinta e compattezza.
Purtroppo, dal 65’ in poi, il Foggia sparisce…
Dopo il vantaggio per 2 reti a 0 , il Catania ha avuto in regalo 50 metri di campo per impostare liberamente il proprio gioco, grazie ad un precoce arroccamento dei rossoneri. Non si può resistere per più di 30 minuti negli ultimi 20 metri della propria metà campo senza sperare di subire gol. Non a caso, i sentori della imminente imbarcata già si intravedono col rigore assegnato a sfavore. Il Foggia prende 2 gol negli ultimi 6 minuti e rischia addirittura di perdere. Quella contro gli etnei sembra una partita molto simile alla gara contro il Trapani… L’ Incontro termina con un Catania incredulo per un pari raggiunto a tempo scaduto, e una possibile vittoria non concretizzatasi solo per mancanza di tempo.
Ancora una volta, ci si trova a commentare una totale anarchia del reparto offensivo, che causa grande squilibrio alla squadra tutta. Un Foggia in cerca del ritmo play-off perde una grande occasione per rilanciarsi in classifica, sciupando 3 punti ormai conquistati davanti agli occhi di 9400 tifosi sugli spalti (il più alto numero di presenze della decima giornata – fonte: DimensioneCalcio).
Dal 23 ottobre in poi, il Foggia comincerà (fortunatamente) ad allenarsi presso il campo ubicato all’interno dell’aeroporto militare Amendola… Le condizioni del manto erboso dello Stadio Zaccheria –anche a causa delle sessioni di allenamento lì svolte– sono davvero preoccupanti.
L’amaro destino ha voluto che il 27 Ottobre il Foggia tornasse a giocare proprio al Viviani, stavolta contro il cinico Sorrento. La sonora sconfitta -subita in rimonta (2-1)– deciderà le sorti di più di qualcuno…
(Il Foggia è quintultimo con 10 punti in classifica, contemporaneamente il Cerignola prossimo avversario, è secondo con 21 punti.)
Agganciato nella pancia del Viviani, Eziolino Capuano rilascia delle dichiarazioni sconcertanti, facendo trapelare uno stato d’animo mai visto in lui : “Anche se avessi vinto la partita contro il Sorrento avrei rimesso il mandato nelle mani del Presidente, avete la mia parola d’onore (…) Non è colpa della sconfitta, rimetto il mandato per il bene del Presidente e del Foggia. Non riesco ad incidere…”
Dati alla mano, la difesa rossonera è la terza peggiore del campionato. Sembra, dunque, che il Foggia abbia sviluppato un certo talento nel gettare alle ortiche risultati ormai acquisiti. Che sia più di un semplice tafferuglio di spogliatoio ad essere l’origine di questa crisi senza fine, ne danno conferma ancora una volta le parole dell’ex tecnico del Taranto, che parla di: “Cose mai viste in 35 anni di carriera”.
Iniziando da un Brambilla dimissionario che rifiuta la chiamata della società, passando per Emmausso squalificato multato per aver scalciato un tabellone LED a bordocampo, ed arrivando al super derby di Capitanata contro L’Audace Cerignola –che assume risvolti più che mai sinistri, dovendosi giocare nella notte di halloween- poter parlare di campionato ambizioso, in questo frangente, sembra davvero una utopia.
Il derby si conclude, come al solito, con la vittoria del Cerignola, a seguito della quale anche il DS Roma decide di abbandonare la nave.
- In quale misura sono da distribuire le responsabilità di questa situazione?
- Quale potrebbe essere la soluzione più immediata alla crisi?
Ai lettori, le ardue sentenze.