Luigi Manuppelli: carta, inchiostro e suggestioni

Oggi è la giornata mondiale del libro e dei diritti d’autore. Desidero dedicare alcune riflessioni al mio editore e ai miei colleghi che hanno scelto la sua persona come depositaria del proprio intimo sentire.
Nei personaggi del racconto, nella trama del romanzo, proiettiamo le nostre abilità inespresse, i desideri non realizzati, le aspettative deluse. Sono i libri che sfogliano i lettori, interrogano le loro anime, anticipando il capitolo che il destino ha già scritto. Sulle mensole della nostra vita il testo dell’opera ci sceglie perché non si legge con gli occhi, ma con il cuore, per dare profumo ai sogni, nutrimento alle emozioni, significato alla nostra essenza. Di alcuni libri ti resta il ricordo, di altri l’impronta perché ti aiutano a riscrivere dentro di te quello che già sapevi, ma con parole più profonde e luminose. La carta inchiostrata ti permette di incontrare ammalianti suggestioni tra le righe, sensazioni piacevoli oltre le parole, da accarezzare fino all’ultima frase. Un buon libro può avere un finale, ma mai una fine.

Perché quando giungi alla fine della storia trovi sempre una pagina in più: la tua.

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