La Festa dei Morti ricade in Italia il 2 Novembre e rappresenta la celebrazione cattolica volta a commemorare i defunti.
Segue la festa di Ognissanti ed è molto sentita nella nostra cultura, anche se non è riconosciuta come festività civile. È l’unico giorno, secondo la credenza popolare, in cui Dio concede l’opportunità ai defunti di fare visita ai propri cari. In Italia, e soprattutto nella nostra Foggia e provincia, è diffusa l’usanza di preparare dolci per onorare i cari passati a miglior vita ed idealmente darne ristoro a tavola nella giornata commemorativa. Questa festa è dedicata anche ai bambini che, nella notte tra l’1 ed il 2 Novembre, ricevono la calza dalle anime dei defunti piena di leccornie varie. É una tradizione che permette ai più piccoli di avere un rapporto diverso con la morte e mantenere un legame affettivo con i propri cari defunti.
Il nostro dolce tipico è il “Grano dei Morti”, la cui ricetta è tramandata da molte generazioni, di famiglia in famiglia, a base di pochi e semplici ingredienti: grano tenero cotto, melograno, noci, cioccolato fondente, cedro (a piacere) e vin cotto.
Il mio personale ricordo di questa festa commemorativa é il risveglio: ogni anno trovavo, sul mio cuscino, la calza strapiena di dolci con qualche pezzettino di carbone commestibile. La gioia e la curiosità nello scoprire il contenuto della calza che avrei consumato nel giro di 2-3 giorni. Ed il momento clou, a fine pasto, in cui degustavamo con amici e parenti il tanto desiderato “Grano dei Morti”.