Non si può morire per amore. Recita così l’incipit di un post de Il Potentino – pagina facebook rossoblù – a margine e commossa commemorazione delle vittime del tragico incidente di domenica sera, che ha spento le vite di tre giovanissimi ragazzi foggiani sulla via di ritorno a casa, lasciati da poco gli spalti del Viviani di Potenza insieme a tutto il tifo rossonero.
È proprio vero, non si può morire per amore, a maggior ragione se è quello per la propria squadra del cuore, ma non si può accettare, senza rimanerne attoniti, che si possa abbandonare la vita su una strada maledetta, per un malevolo destino, a tredici, diciassette e ventun’anni, l’età di Samuel, Michele e Gaetano, che oggi piange non solo la tifoseria rossonera tutta, quella organizzata e in particolare quella della Curva Nord, ma un’intera comunità.
La morte non è mai accettabile, non lo è soprattutto se sopraggiunge all’improvviso, se si porta via chi ha ancora tutta la vita davanti. Non lo è se irrompe, subdola e inattesa, in un momento ludico, di svago, di passione: quella che nutrivano questi giovanissimi ragazzi per il “loro” Foggia, con entusiasmo e devozione unica.
Pensando al dolore delle famiglie, dei parenti, degli amici tutti, qualcosa che segna e segnerà in maniera indelebile la loro esistenza, sarebbe giusto tacere, lasciare solo al silenzio il compito di riempire questo vuoto, che rimane, che purtroppo rimarrà. Tuttavia non possiamo tacere davanti a un lutto così grave, non si può non dare conforto a quei genitori che hanno perso tanto, forse tutto, in un attimo che ha fermato il tempo. Come non si può non essere vicini a chi ora, proprio mentre scriviamo, lotta per la vita in un letto d’ospedale, perché non si debbano aggiungere lacrime a lacrime.
Foggia e il Foggia vivono oggi un altro momento di dolore che la nostra gente saprà affrontare nell’unità di tutti, cittadini e tifosi, cercando di rimarginare l’ennesima sanguinosa ferita.
Nessuno muore se rimane nel cuore di chi resta, e il cuore di questa città saprà essere abbastanza grande per accogliere il ricordo di queste vite spezzate e farle rivivere tutte le volte che la “loro” squadra del cuore scenderà in campo, ancora una volta, anche per loro.
Bellissime e condivisibili le parole di cordoglio di Francesco Bacchieri nell’editoriale de 15/10/24. È vero: ogni volta che vedremo ancora il nostro Foggia avremo nel cuore quei tre ragazzi.
Grazie
Daniele da Como.