L’Università di Foggia si conferma hub internazionale e motore di sviluppo scientifico e culturale del territorio in Italia e all’estero. Presentati 4 progetti finanziati con oltre 2 milioni di euro dedicati alla cooperazione con Università africane, asiatiche e sud americane.
Sono stati presentati, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Ateneo, i 4 progetti dell’Università di Foggia finanziati con oltre aggiungermi dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del bando dedicato alle “Iniziative transnazionali (TNE) in materia di istruzione”. L’iniziativa, che rientra nella Missione 4 “Istruzione e ricerca” del PNR-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, prevede un budget complessivo di 50 milioni di euro per promuovere la cooperazione internazionale tra università, incentivando l’internazionalizzazione degli Atenei italiani e promuovendo il modello di istruzione superiore italiano come best practice a livello globale.
I fondi assegnati finanzieranno la mobilità di docenti e studenti, l’istituzione di hub didattici coordinati congiuntamente dalle Università italiane e straniere e l’organizzazione di iniziative didattiche condivise.
Il finanziamento ricevuto dall’Università di Foggia, pari a 2.649.954,00 di euro, riguarda quattro proposte progettuali. In particolare, con il progetto dal titolo “Green & Pink for Sustainable Education – GPS Education”, (finanziato con 2.019.234,20) di cui è responsabile scientifica la prof.ssa Mariantonietta Fiore, delegata rettorale alle Relazioni Internazionali, l’Università di Foggia si impegna, come Lead Partner, a coordinare 9 università italiane tra cui Politecnico di Milano, Università di Messina, Università della Basilicata, Università della Calabria, Università del Sannio, Università Enna Kore, Università della Tuscia, Università di Verona e Università di Modena e Reggio Emilia e a collaborare con ben 41 università estere site in Argentina, Brasile,Cambogia, Cina, Georgia, Marocco, Kenya, Palestina, Thailandia e Vietnam.
Come partner, invece, l’Ateneo è coinvolto nei seguenti progetti che hanno ottenuto un finanziamento complessivo di circa 630.720,00 euro.:
“Integrated Transcultural Educational Synergy in Health Sciences – ITESH”, coordinato dalla UniCamillus – Saint Camillus International University of Health Sciences e che coinvolge anche l’Università degli Studi G. D’Annunzio, Chieti-Pescara
“WAter enerGy fOod Nexus 2 Africa – WAGON2Africa” di cui è lead partner il Politecnico di Torino
“Health Education and Advanced Learning Through Collaboration, Opportunities, Networking, and Educational Connections in Balkans and Asian Countries – HEALTH CONNECT” guidato dall’Università del Salento e che coinvolge altre 11 università del Centro-Sud Italia
“L’Università di Foggia si conferma un hub internazionale e un motore di sviluppo scientifico e culturale non solo per il nostro territorio, ma anche in Italia e all’estero. Il nostro Ateneo continua a investire in progetti di cooperazione e collaborazione accademica con Università di diverse aree del mondo, favorendo l’interscambio di conoscenze, esperienze e innovazione. Questi progetti testimoniano il ruolo crescente che l’Università di Foggia sta giocando sulla scena globale, contribuendo non solo alla formazione di nuove generazioni, ma anche alla crescita socio-economica dei Paesi coinvolti” – ha dichiarato Il Rettore, Lorenzo Lo Muzio e referente scientifico del progetto “Integrated Transcultural Educational Synergy in Health Sciences – ITESH”.
“È un prestigioso successo che definisce e disegna ancora meglio il profilo internazionale dell’Università di Foggia per 3 ordini di motivi: 1. 4 progetti su 4 proposte presentate sono risultati vincitori di questo importante avviso del MUR – PNRR; 2. i 4 progetti TNE (iniziative educative transnazionali) hanno come core il nuovo rapporto sustainability/resilienza, l’inclusivita’ ad ampio spettro (gender gap, diseguaglianze geo-politiche-economiche…) e il bilancio fra health & food & green; 3. quanto appena menzionato è stato reso possibile grazie ad un lavoro condiviso, collaborativo e corale che ha visto la partecipazione nella proposta GPS (di cui è lead partner Unifg), per la prima volta, di docenti appartenenti a 6 dipartimenti unifg, di 9 Università italiane fra le più prestigiose, di personale TA e di staff accademico internazionale del Sud America, Asia ed Africa. Last but not least va anche sottolineato l’aspetto territoriale e culturale, dato che con il progetto GPS circa 150 studenti (tra incoming e outgoing) potranno vivere interessanti esperienze formative confrontandosi con culture diverse, così diventando futuri cittadini di una società sempre più smart, open-minded e internazionale” – ha dichiarato la prof.ssa Mariantonietta Fiore, delegata rettorale alle relazioni internazionali e referente scientifico del progetto “Green & Pink for Sustainable Education – GPS Education”.
La prof.ssa Gilda Cinnella, Professore Ordinario di Anestesiologia presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche e ferente scientifico del progetto“Health Education and Advanced Learning Through Collaboration, Opportunities,Networking, and Educational Connections in Balkans and Asian Countries – HEALTH CONNECT” si dichiara molto soddisfatta di poter contribuire attivamente a questi due importanti progetti TNE con tematiche sanitarie e di primo soccorso che permetteranno di attrarre studenti stranieri anche nelle discipline mediche oltre a rafforzare le collaborazioni con molte istituzioni, riducendo le distanze non solo geografiche, ma anche culturali e formative. La Prof.ssa Cinnella aggiunge “siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione le nostre competenze e strutture d’avanguardia, come il Centro Universitario di Simulazione avanzata in Medicina SimUMed, attraverso strumenti e dispositivi per l’apprendimento in simulazione, tra le tecniche di formazione più richieste ed innovative per il nostro settore”.
“Lo sviluppo di questa rete di università italiane e africane avrà l’obiettivo di migliorare la cooperazione e condividere le migliori pratiche circa la gestione congiunta di tre risorse preziosissime: Acqua, Energia e Cibo. L’area geografica di interesse del progetto è l’Africa orientale, con il Kenya che fungerà da hub regionale per l’intera regione. La tematica affrontata appare fondamentale per la transizione energetica sostenibile, l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici e uno sviluppo socioeconomico sostenibile.Questo progetto darà la possibilità di condividere le nostre conoscenze con un’area geografica strategica, creando un ponte tra Italia e Africa in una prospettiva di mutuo beneficio” – ha concluso il prof. Vito Amendolagine, professore associato di Economia politica presso il Dipartimento di Economia e referente scientifico del progetto“WAter enerGy fOod Nexus 2 Africa – WAGON2Africa”.
Alla conferenza stampa ha partecipato, altresì, lo staff dell’Area Terza Missione e Grandi Progetti Unifg insieme al team GPS (Stefano Iorio, Cristina Di Letizia, Luigi Marchitto, Fedele Colantuono, Maria Rosaria Maschio).