Il Foggia, che in settimana ha presentato il nuovo DS Leone ed il nuovo allenatore Zauri, affronta allo Zaccheria la Juventus Next Gen in quello che è un vero e proprio scontro salvezza tra penultima e terzultima della classe. Zauri si affida subito al 4-3-3, nonostante le diverse defezioni in casa rossonera, adattando Zunno nel ruolo di terzino destro, confermando il baby Pazienza nel ruolo di play, affiancandogli il rientrante Da Riva. Bocciatura iniziale per Emmausso e Murano che inizieranno dalla panchina, in favore di Orlando e Sarr, all’esordio stagionale dal primo minuto. Montero conferma il 4-2-3-1 con il trio Guerra,Anghelè e Cudrig alle spalle di Semedo.
Il Foggia parte con un atteggiamento propositivo ed aggressivo nella metà campo avversaria e dopo 2 minuti Orlando va via sulla destra e crossa verso il centro dell’area dove Mazzocco di testa colpisce la palla debolmente che termina tra le braccia di Daffara. I rossoneri cercano di trovare sbocchi sulle fasce con azioni manovrate, anche se a ritmi bassi. Al 17° però la Juve Next Gen si affaccia con pericolosità nell’area rossonera, con Semedo che si presenta solo davanti a Perina, ma viene stoppato da un grande intervento difensivo di Zunno che in scivolata salva i suoi da un gol fatto. Al 21° viene ammonito Peeters per una trattenuta su Da Riva che si era inserito bene sulla trequarti. Al 28° i rossoneri trovano il gol del vantaggio: Sarr tiene in campo un lancio impreciso della difesa permettendo così lo sviluppo dell’azione offensiva con Millico che crossa in area trovando una respinta corta di Daffara con Orlando pronto a depositare in rete la sfera. Dopo il vantaggio il Foggia gestisce bene la palla grazie alla verve di Pazienza ed al dinamismo di Da Riva. Sul finire della prima frazione di gioco Millico ferma una ripartenza di Cudrig e viene sanzionato dall’arbitro con il cartellino giallo.
Nel secondo tempo gli ospiti scendono in campo più aggressivi alla ricerca del pareggio. Al 51° Semedo ci prova dalla distanza, trovando la deviazione di Perina. Al 57° Guerra in semirovesciata impegna ancora il portiere di casa in una bella respinta. Al 59° il Foggia torna a farsi vedere nella metà campo ospite con Zunno che viene atterrato al limite dell’area di rigore, tra le proteste dei rossoneri convinti che il fallo fosse avvenuto all’interno dell’area, ma l’arbitro non è dello stesso avviso ed assegna un calcio di punizione. Al 60° doppio cambio nella Juve Next Gen: Owusu e Papadopoulos prendono il posto di Guerra e Peeters, nel Foggia invece Tascone prende il posto di Pazienza, anche oggi autore di un’ottima gara. Le due squadre in campo vivono una fase di confusione, con tanti errori di misura da entrambe le parti, l’importanza della posta in palio si fa sentire e così i due mister al 70° comandano altre sostituzioni nel tentativo di portare l’inerzia della gara dalla propria parte: Murano ed Emmausso prendono il posto di Sarr e Millico, mentre per gli ospiti entrano Mancini e Puczka per Semedo e Cudrig.
Al 75° Parodi ferma un pericoloso contropiede avversario, nato da un netto fallo su Tascone non ravvisato dal direttore di gara. La Juve Next Gen prova l’assalto nell’ultimo quarto d’ora, con tanti palloni crossati al centro dell’area che spesso hanno creato apprensione nella difesa rossonera, brava però ad essere riuscita comunque a respingere gli assalti. All’83° Zauri, vedendo la propria squadra in difficoltà, manda in campo Carillo per Orlando, passando così al 5-3-2. Dopo un paio di minuti, ammonizione ingenua per Tascone che allontana la sfera a gioco fermo: essendo in diffida salterà la prossima gara. All’87° grande salvataggio di Parodi che, di testa, anticipa di un soffio Mancini pronto a deviare in rete una sponda aerea di Scaglia. Al 90° Montero si gioca la carta Amaradio per Palumbo. Nel recupero Emmausso conclude di poco a lato dopo un contropiede in campo aperto di Murano.
Dopo 6 minuti di recupero arriva il triplice fischio, accolto come una liberazione dei rossoneri che raggiungono 3 punti fondamentali, considerando la situazione di classifica. Per Zauri c’è tanto lavoro da fare con una squadra che anche oggi ha mostrato le sue fragilità. Note positive per il nuovo mister arrivano dai giovani Sarr e Pazienza, autori di una prestazione ricca di buoni spunti che, con i 3 punti di oggi, rendono il futuro un po’ più roseo.