Trapani-Foggia 0-0: prosegue l’imbattibilità di Zauri, in Sicilia però vince la noia.

Al “Provinciale” di Trapani si affrontano, nel posticipo della prima giornata di ritorno, due squadre reduci da un inizio di stagione al di sotto delle aspettative: i siciliani, costruiti con l’ambizione di vincere il campionato, hanno affidato ad Eziolino Capuano l’obiettivo di risalire posizioni, mentre i rossoneri sono tornati a ridosso della zona play-off grazie a Zauri, che ha preso il posto proprio del tecnico che siede quest’oggi sulla panchina avversaria. Il test di stasera potrebbe essere utile a capire se i pugliesi possono ambire ad un posto che garantirebbe l’accesso agli spareggi per la promozione.
Il Trapani si affida al 3-4-3 con Fall e Kanoutè ai lati del capocannoniere Lescano; gli ospiti confermano il 4-3-3 e gli stessi uomini che la scorsa giornata hanno avuto la meglio sul Picerno.

La gara inizia con ritmi bassi e squadre attente a studiarsi reciprocamente. All’11° un errore di Gargiulo offre al Trapani una buona occasione conclusa con un tiro al lato di Kanoutè. Dopo due minuti risponde il Foggia con un tiro di Gargiulo dal limite dell’area deviato provvidenzialmente da un difensore granata. Al 15° Salines insacca di testa su corner ma l’arbitro annulla il gol, per un fallo dello stesso difensore del Foggia ai danni dell’ex Malomo. La partita viaggia sempre su ritmi non elevati, con il Foggia che ha una buona circolazione di palla ma che non riesce a trovare sbocchi offensivi. Il Trapani non corre rischi ed appena può cerca di sfondare sulle fasce, soprattutto sulla destra con Ciotti che mette in difficoltà Vezzoni, costringendolo al 28° ad un fallo da ammonizione. Al 38° è Mazzocco a finire sul taccuino dell’arbitro per aver disturbato il rinvio del portiere. Al 40° arriva la prima vera occasione da gol dell’incontro ed a crearla è il Trapani: il solito Ciotti crossa in mezzo all’area di rigore pescando Fall che di testa da ottima posizione va vicino alla rete, con la palla che termina di poco al lato. Al 43° viene ammonito Orlando per una sbracciata ai danni di un difensore avversario. Nell’ultima azione del primo tempo sempre l’esterno rossonero sciupa un pericoloso contropiede concludendo centralmente dopo una corsa di 40 metri, ignorando due compagni di squadra meglio posizionati per calciare in porta.

Doppio cambio nel Trapani ad inizio ripresa: Carraro e Bifulco prendono il posto di Karic e Fall. La partita riprende sulla falsa riga di quanto successo nel primo tempo, con squadre attente ed ordinate ma poco pungenti. Al 55° ci prova Mazzocco con un tiro al volo su un cross proveniente dalla destra, ma la palla termina di poco alta. Poco dopo è una punizione di Millico a creare qualche grattacapo alla difesa siciliana. Al 60° Capuano cerca di dare più vivacità all’attacco e lancia l’esterno Spini al posto di un evanescente Kanoutè. I padroni di casa vanno ad un passo dal gol al 65° con Lescano che colpisce di testa a botta sicura ma la palla sfiora il palo. Nell’occasione ci sono state le veementi proteste della squadra di casa per una trattenuta ai danni del centravanti. Prosegue il buon momento del Trapani che sembra credere maggiormente alla vittoria ed al 70°, sugli sviluppi di una punizione, colpisce il palo con un colpo di testa di Celiento. Zauri ricorre alla prima sostituzione: Zunno prende il posto di Orlando. Al 78° prima ammonizione per i padroni di casa ai danni del neoentrato Spini. Gli ospiti effettuano altre due sostituzioni: Silvestro e Murano rilevano Mazzocco ed Emmausso. La partita scivola via senza scossoni; da segnalare solo le ammonizioni di Bifulco e Camigliano negli ultimi istanti di gara.
La partita termina con un risultato giusto, che rispecchia ciò che ha espresso il campo con squadre che hanno creato pochissime occasioni, anche grazie a difese ben schierate. Capuano non riesce a replicare il successo ottenuto a Caserta, nella sua gara di esordio; Zauri ottiene il settimo risultato utile consecutivo, grazie ad una confermata compattezza difensiva, mentre continua ad avere difficoltà la fase offensiva, con un reparto d’attacco che appare ancora poco connesso al resto della squadra.

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