Il presidente del Trapani, Valerio Antonini, ha sollevato accuse pesanti contro l’arbitro, definito “impresentabile” dopo la partita persa 1-2 contro il Benevento, definendo l’incontro “una partita truccata”. Secondo Antonini, la direzione arbitrale avrebbe palesemente favorito la squadra ospite, che ha chiuso la gara senza ammonizioni nonostante il dominio del Trapani. Il presidente ha sottolineato come la squadra, pur avendo creato diverse occasioni per il raddoppio, abbia subito un rigore discutibile che ha cambiato il corso della gara.
Antonini ha denunciato quella che definisce una serie di arbitraggi scandalosi dall’inizio della stagione, lamentando una presunta volontà di relegare il Trapani ai playoff anziché permettergli di lottare per la promozione diretta. Ha anche sollecitato il presidente di Lega, Marani, a introdurre il VAR in Serie C per garantire maggiore trasparenza nelle decisioni arbitrali, facendo eco alle proteste già espresse in Serie A.
Le critiche non si sono fermate al rigore concesso: Antonini ha parlato di atteggiamenti provocatori dell’arbitro in campo e di un rigore netto non concesso su Fall, confermato da un dirigente della procura. “Spero che l’arbitro venga fermato il più possibile”, ha dichiarato, aggiungendo che la squadra si è innervosita per quella che ha percepito come una direzione di gara faziosa.
Queste dichiarazioni gettano benzina sul fuoco, aprendo un dibattito sull’urgente necessità di strumenti tecnologici come il VAR anche nelle categorie inferiori. Intanto, il Trapani guarda ai playoff con l’intento di proseguire la propria corsa nonostante le difficoltà e ancora con Aronica in panchina che, nonostante la sconfitta, avrebbe incassato la fiducia del presidente.