Scoppiati & Aggressivi: Capuano indica la via verso la vittoria

Di seguito riportiamo le parole di Mister Capuano alla vigilia del match Trapani – Foggia.

“Le vittorie passate vanno nel dimenticatoio e bisogna prepararsi alle prossime. Abbiamo passato più tempo in viaggio che sul campo di allenamento, è normale che quando vinci due partite fuori casa senza prendere gol è qualcosa di importante, ma ora abbiamo una partita difficile ed importante, affrontiamo una squadra più libera sotto l’aspetto dell’impegno rispetto a noi che abbiamo giocato due partite in trasferta.

Bisogna arrivare “scoppiati” per essere aggressivi in campo. Ricordo l’esordio sulla panchina del Trapani, 25 anni fa, in una nave alla deriva che stava affondando, e dopo tantissimi anni cercheremo di dare una soddisfazione al nostro pubblico.

Tatticamente abbiamo lavorato sull’avversario cercando di andare ad ottemperare su quelle che sono le fonti del gioco, dove loro sono più forti, cercando i loro punti deboli. Ho una squadra forte, ringrazio Aronica perchè mi ha lasciato una squadra ben allenata predisposta al lavoro. Io ho cercato di portare un po’ di esperienza, entusiasmo, incazzatura…meno serenità perchè la serenità per me non esiste. In spiaggia si è sereni, nel calcio bisogna essere cattivi, incazzati. Aronica mi ha lasciato una squadra vera e ben allenata e per questo lo ringrazio.

Penso di essere una persona molto umile, e dopo aver preso tante batoste, ringraziare mi sembra doveroso. Domani è una partita difficile perchè ci sono le feste ed il pensiero può essere altrove, entrambe vogliamo vincere.

Questa è una squadra mia, è la squadra di Capuano e loro sono i miei giocatori: essere riconosciuto è fondamentale ed è importante avere questa identità perchè potremo dare tante soddisfazioni alla città e agli investimenti fatti dal presidente Antonini. Giocaremo tutte le partite a mille, arrivando meno sereni possibili e più scoppiati e incazzati possibili, come abbiamo fatto a Caserta ed Arezzo.

Nella vita come nel calcio i numeri non mentono mai, io sono un uomo di numeri e in questo momento vanno fatti i complimenti al Benevento. La mia squadra non può essere figlia di questa classifica e cercherò di risolvere i problemi di questo gruppo.

La partita col Foggia l’ho preparata coi miei giocatori e non intendo esternare qui con voi i particolari, abbiamo grande rispetto per l’avversario, ma il rispetto è verso tutte le squadre

Non sono importanti i passi che un essere umano fa, è fondamentale la traccia che lascia in tutte le componenti della vita, detto ciò io amo la difesa a 3 e il Trapani ha giocato sempre a 4. Tramite la capacità di abnegazione di questi “mostri” sono stati bravi nell’applicarsi immediatamente e smontarsi dai loro schemi mentali”.

Su Marino: “è un giocatore forte, lo conosco bene. In questo momento alleno più la didattica che il campo, non so se giocherà titolare o meno, devo vedere gli interessi della squadra o non del singolo, dovessimo giocare a 3 a centrocampo avrà sicuramente più opportunità”.

Sul pubblico: “Io penso che nella vita non esistono le motivazioni, io cerco a chiunque di dare la consapevolezza, non è vero che sono un gran motivatore. C’è tanto entusiasmo in giro, è l’ultima partita dell’anno, e sono convinto che domani ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. Il pubblico trapanese è un pubblico importante, è un campionato ancora lungo e penso che domani ci sarà il pienone, forse ci sarà la più alta affluenza di tutto l’anno”.

Sui metodi di lavoro: “io penso che un allenatore dev’essere autorevole e autoritario, quando non ha una delle due cose è un fallimento. Un allenatore deve essere riconosciuto un capo e dare delle regole, se non dai delle regole sei un fallito. Io la prima cosa che ho fatto ho dato delle regole, poi ho cambiato metodologia di allenamento e ho cambiato tutto avendo grande seguito da questo gruppo”.

Infine un augurio di natale: “il mio augurio va a tutti quelli che soffrono e che non possono vivere questi giorni con grande gioia e serenità”.

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