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Giovanni Di Stefano, imprenditore italiano noto per il suo passato controverso nel mondo della giustizia penale, ha formulato belle scorse ore una proposta significativa per il Taranto FC, offrendo oltre un milione di euro per salvare il club, che sembra sempre più destinato ad un tragico epilogo sportivo.
La proposta, presentata dalla società Di Stefano Legacy Trust LLC, prevede una serie di pagamenti distribuiti tra gennaio e aprile del 2025, suddivisi in quattro tranche da 350.000 euro e 150.000 euro. Nonostante non ci siano state risposte ufficiali dalla famiglia Giove, che attualmente gestisce la squadra, il Trust ha sottolineato il rispetto per l’impegno della famiglia, pur evidenziando le difficoltà derivanti dall’accordo con Mark Campbell, accusato di non avere solide garanzie finanziarie. Il Trust ha invitato i proprietari del Taranto a considerare seriamente l’offerta, senza timori per le eventuali ricadute economiche legate al precedente contratto.
La figura di Di Stefano è decisamente controversa. Nato nel 1955 in un piccolo comune del Molise, è un avvocato (titolo messo più volte in discussione) noto per aver difeso personaggi come Saddam Hussein e Slobodan Milošević o per l’amicizia con Arkan e il tentativo di acquisto della Metro Goldwin Mayer. Il The Guardian gli affibbiò a causa delle sue amicizie, il soprannome di “avvocato del diavolo”.
Di Stefano è stato inoltre condannato, nel 2013, a 14 anni di carcere per una serie di accuse legate a frode, inganno e riciclaggio di denaro. Nonostante il suo passato, nel quale fu anche presidente del Campobasso, oggi Di Stefano torna sulla scena con un’offerta che potrebbe cambiare le sorti economiche e sportive del Taranto, con la promessa di impegnarsi seriamente per garantire la stabilità del club, a condizione che le circostanze lo permettano.
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