Foggia, questo gioco dell’oca inizia a far paura…

Ai lettori del “mese rossonero” è giusto dire sin da subito la verità:

Le quattro settimane di gennaio appena trascorse, possono essere considerate come determinanti non solo per l’andamento e la conclusione di un’altra stagione in bianco e nero, ma anche per quello che sarà il futuro prossimo del Calcio Foggia 1920.

Il nuovo anno non dà gioie al popolo rossonero, un risultato poco entusiasmante manda in fibrillazione un ambiente appena ripresosi dalla tempesta del girone di andata.

Il Foggia perde contro la Team Altamura subendo due reti tra le mura amiche dello Zac. I rossoneri affrontano una crisi da mal di gol per certi versi inspiegabile… Questa rosa, nasce con una idea di gioco sulla carta offensiva (ecco spiegati i numerosi trequartisti);

L’ormai ex bomber Murano doveva essere la bocca di fuoco principale di un reparto offensivo, ad oggi inconcludente, e per questo quasi smantellato. L’ex Picerno, purtroppo, dovrà gioco forza essere identificato come un “oggetto misterioso” -mai in partita in modo significativo e costante, contribuisce a garantire una noiosissima sterilità d’attacco- .

I satanelli dopo la sconfitta contro l’Altamura, sono ad un bivio: quattro punti di distanza dalla zona play off, altrettanti dalla zona play out (questo già basta per far comprendere la qualità del campionato 24/25, livellato verso il basso). La domanda sorge più che spontanea:

“Allora, l’effetto della cura Zauri è finito subito?“

A questo quesito si può rispondere solo aprendo una parentesi gigante…

Mister Zauri, si troverà ad affrontare la bellezza di 4 match in una condizione di costante emergenza. Il mercato del Foggia si caratterizza principalmente per cessioni importanti, non compensate da entrate utili alla causa. Vanno via due elementi consolidati della difesa foggiana -Carillo ed Ercolani- lasciando spazio ai due centrali rossoneri rimasti -ex Pro Vercelli- che hanno dato davvero poche certezze, ed avuto troppe sviste (costate al Foggia punti fondamentali in ottica salvezza).

Qualche giorno dopo, un uragano si abbatte sul calcio foggiano…

L’aria di forte ridimensionamento, anzi, di smobilitazione, ha reso la sede rossonera di Via Gioberti una “polveriera pronta ad esplodere”.

Non hanno aiutato:

1 Assenza di dichiarazioni ufficiali della proprietà,

2 involuzione nei risultati sportivi,

3 “apparenti fughe” di mister e DS dalle conferenze stampa -lasciare lo Zac da altri ingressi, dà un segnale indiretto di attriti tra l’area tecnica e la società-

Dunque, un caos organizzato.

Come se non bastasse, le notizie dal campo continuano a mettere il dito nella piaga: il Foggia perde uno a zero a Monopoli (la squadra è smembrata dalle operazioni di mercato in uscita, nonché decimata causa influenza).

Prende il via una contestazione da parte della tifoseria organizzata e non, concreta sì, ma non apocalittica come molti hanno voluto descriverla. Semplicemente, parte dei tifosi ha voluto manifestare tutto il suo dissenso per l’ennesimo campionato dalle grandi aspettative, poi culminato in un buco nell’acqua.

Sentire commenti di condanna della contestazione in atto, considerando la stessa come la causa di tutti i mali, fa comprendere esattamente in che garbuglio sia attualmente il mondo pallonaro rossonero.

  • Se 3 calciatori sono andati via, su loro espressa richiesta.
  • Se a Foggia non vuole venire più nessuno.
  • Se ormai c’è solo terra bruciata attorno al calcio rossonero.
  • Se da due anni il Foggia Calcio è la seconda squadra di capitanata -chapeau al Cerignola ed al suo percorso in continua crescita.

Qualche domanda bisognerebbe pur farsela.

In questo marasma generale, il Foggia riprende per i capelli la partita con il Latina, vincendo uno a zero. E’ ossigeno puro per la squadra rossonera, che con una sconfitta sarebbe stata risucchiata in zona play out.

Dunque, una riflessione è più che doverosa:

Che senso ha a questo punto della stagione, avere una rosa che vale intorno ai 3 milioni di euro, se galleggiamo al decimo posto?? (nella migliore delle ipotesi). Meglio allora abbassare da subito il budget ed abbozzare una benedetta riprogrammazione futura, ammesso e non concesso che il Patron Canonico rimanga in sella. (Ad agosto ha fatto un aumento di capitale per un Milone di euro, siamo sicuri voglia andare via?).

L’aria di smantellamento, sulla carta smentita, sostanzialmente è più presente che mai. (out Millico e Murano, per ora non ancora sostituiti). La linea guida è quella della “linea verde…” In pratica, Stiamo assistendo alla trasformazione in un Foggia next gen.

Concludendo, la posizione di classifica attuale del Foggia15esimo, a ridosso della zona play out- è il mezzo più utile per sostituire tante parole…

Di questo passo assisteremo sempre ad un Foggia altalenante, che si cimenta nel gioco dell’oca; Alternando prestazioni a dir poco lodevoli (Foggia VS Benevento, 2-2), a match scialbi e poco edificanti (Giugliano VS Foggia, 2-1).

Quando il presente non soddisfa, e il futuro prossimo è incerto, guardare al passato fa tirare un sospiro di sollievo… E’ sempre emozionante ricordare la vittoria del Foggia contro l’Inter euro mondiale. Specialmente, nel suo 60esimo anniversario !

Caro Foggia, questo gioco dell’oca -ora- fa più paura.

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