Con le due prodezze nella vittoriosa gara di domenica scorsa a Torre del Greco, Vincenzo Millico è decisamente l’uomo del giorno in casa Foggia. Il fantasista rossonero ha riacceso una fiammella di entusiasmo nell’ambiente, duramente toccato dalla tragedia del 13 ottobre. Il giocatore ex Torino e Cagliari, classe 2000, reduce da un grave infortunio nello scorso mese di aprile ha segnato i suoi primi gol della stagione con due azioni personali molto belle che hanno esaltato il suo talento: “Mister Zauri – ha detto Millico in conferenza stampa – riesce ad esaltare di più le mie caratteristiche. Mi trovavo bene anche con i precedenti allenatori che mi chiedevano cose differenti, più limitanti per le mie attitudini”
Ora il Foggia punta a dare continuità ai risultati: “Siamo in serie positiva da tre gare. Abbiamo vinto con Juve Next Gen. e Turris e pareggiato con la Casertana, anche se contro i campani potevamo pure perdere”. Come già detto in altre circostanze al Foggia tocca trasformare il gruppo in squadra. Millico non si sbilancia: “Sull’argomento potrebbero rispondere meglio altri. Il nostro gruppo è stato sempre molto unito. Poi quando i risultati non arrivano si va a caccia dei colpevoli. Alla fine la colpa è nostra che non siamo riusciti a esprimerci in alcune partite e abbiamo perso dei punti importanti.”
Sabato pomeriggio arriva il Crotone e Millico è sicuro che non sia questa la prova del nove per i Satanelli: “Abbiamo dato prova di forza contro Catania e Trapani anche se la vittoria ci è sfuggita a una manciata di secondi dalla fine. Sicuramente dobbiamo colmare il gap degli ultimi minuti di gioco. I calabresi hanno iniziato in modo deludente la stagione, ma ora sono la squadra più in forma. Pure noi stiamo bene perché abbiamo fatto 7 punti in 3 partite. Sono da affrontare con la consapevolezza di poter mettere in pratica quello che sappiamo fare e che stiamo preparando con il nostro mister”.
Tornando a commentare i suoi bellissimi gol a Torre del Greco, Millico ha detto: ”Io conosco le mie caratteristiche e so di essere determinante puntando l’uomo e che i miei punti di forza sono il dribbling e il tiro. Dedico le reti a chi mi è stato vicino: agli infermieri, agli operatori socio sanitari ai chirurghi che mi hanno operato due volte, a mia madre e alla mia ragazza”.
Il giocatore rossonero ha parlato in conclusione degli obiettivi stagionali: ”Per me rimangono quelli prefissati all’inizio. Durante la stagione possono esserci periodi in cui non si rende. Siamo ancora lì perché ci sono ancora più di 20 partite per recuperare”.
Un messaggio anche per i tifosi: ”Sono certo che fra di loro ci sia delusione. Sappiamo che abbiamo tanti sostenitori che ci supportano e questo ci induce a impegnarci anche oltre i nostri limiti”.