Chiusa la sessione di gennaio del calciomercato, il direttore sportivo del Foggia Luca Leone ha commentato l’andamento delle trattative concluse dal club rossonero: “Abbiamo operato in sintonia con la società, riducendo il monte ingaggi per dare un po’ di ossigeno al bilancio societario grazie alle cessioni di Murano e Millico. Dovevamo sostituire alcuni calciatori ceduti e lo abbiamo fatto senza mettere fuori rosa nessuno. Dopo la partita di Trapani avevo certe idee, ma le sconfitte contro Altamura e Monopoli le hanno destabilizzate. Ci sono però presupposti positivi per il prossimo anno perché il gruppo è cresciuto tanto. Mi sono confrontato a Milano per due giorni interi con il presidente e abbiamo parlato delle idee future per crescere. Lui sta cercando di elaborare e capire quali saranno gli interpreti che costruiranno il Foggia credibile in tutti gli ambiti. Ci sono tante cose da migliorare, ma ci vuole l’aiuto di tutti. Vedo come modello societario da studiare ed emulare il Lecce. Quando siamo arrivati abbiamo trovato una situazione critica, e purtroppo ci siamo portati qualche scoria dei cambi tecnici che alle prime difficoltà si sono palesate di nuovo, ma il gruppo c’è sempre stato. Ho detto ai ragazzi che da ora in avanti bisogna schiacciare sull’acceleratore. Abbiamo acquisito una mentalità e un equilibrio straordinari. I ragazzi non hanno paura di nessuno, a partire da sabato contro l’Avellino”.
Il diesse abruzzese è convinto che si possa costruire un Foggia ancora forte: “Il mercato di gennaio non è mai facile. Ci sono dinamiche particolari che interessano i giocatori e le loro famiglie. Abbiamo chiesto anche un calciatore in serie A al Cagliari (Mutandwa), ma la squadra sarda ha preferito tenere il calciatore. Abbiamo provato di tutto ma la base di questa squadra è molto importante”.
Leone chiarisce poi la veridicità di alcune trattative non andate in porto: “Abbiamo tentato di portare a Foggia Donnarumma ma il giocatore ha preferito fare altre scelte. Non è assolutamente vero invece che volevamo prendere Ferrante”.
Quando qualcuno parla di ridimensionamento Leone precisa: “Volevamo prendere questi ragazzi, che vengono da altri campionati e dobbiamo farli ambientare, hanno qualità importanti”. Tornando a parlare del futuro e delle intenzioni di Canonico il diesse ha aggiunto: “Lui è un uomo che fa calcio da venti anni. Abbiamo parlato tanto, le idee lui le ha, ho visto i suoi progetti aziendali sa perfettamente come fare, vuole far bene e deve ritrovare entusiasmo ma la contestazione non aiuta”.
Leone ha poi glissato sulle voci su alcune presenze di ex dirigenti rossoneri e aspiranti diesse all’hotel Sheraton di Milano, tagliando corto: “Non mi interessa il gossip. Sono qui per fare calcio. Mi piace fare questo lavoro e lo faccio con passione. Ci impegniamo quotidianamente e vogliamo portare idee diverse. Vedremo se ci riusciremo. Il campo sarà come sempre il giudice supremo”.Parlando dei giocatori arrivati a Foggia, Leone ha detto che i nuovi sono tutti disponibili, tranne l’ex milanista Gala che sconterà sabato la terza giornata di squalifica. “L’impianto base di gioco rimarrà il 4-3-3 -assicura il diesse – che ci ha portato ottimi risultati. Le caratteristiche di questi giocatori ci consentono anche di giocare a tre dietro. Si sono allenati tutti anche con sedute tattiche. Vedremo quanti minuti hanno nelle gambe. Il centrocampista Kiyine è un ragazzo di categoria superiore. Dopo il terribile incidente stradale di un anno e mezzo fa in Belgio, il giocatore ora sta bene. Per noi è una scommessa, è un giocatore esuberante e di personalità. Lui non vedeva l’ora di arrivare a Foggia”.
Passando a guardare la classifica Leone ha precisato: “Dobbiamo fare quello che abbiamo fatto da quando siamo arrivati. Vedo una grande crescita da parte dei ragazzi”. Infine un commento sul suo futuro: “Non so cosa accadrà, bisogna chiederlo al presidente. A me piace stare qui, giocare e lavorare nel Foggia è un privilegio. Sono arrivato qui con entusiasmo e lo rifarei altre mille volte. Sono stati tre mesi intensi e fino all’ultimo giorno vivrò al meglio questa esperienza. Se si andrà d’accordo si andrà avanti. Penso di poter sposare le idee calcistiche di Canonico. Non sarà di certo una sconfitta a cambiare i programmi. Il presidente è giovane e sa come fare calcio. Ho lavorato cinque anni con Bandecchi alla Ternana e lì abbiamo vinto. Il presidente umbro è molto simile a Canonico come carattere”.
Leone parla poi della credibilità del progetto-Foggia: “Il calcio è una idea, noi dobbiamo svilupparla giorno per giorno, dal merchandising alle strutture e al vivaio, sono queste le basi per costruire qualcosa. Dobbiamo far sì che quello che è successo nel passato non riaccada, dobbiamo dare soluzioni, non parlare sempre dei problemi”.