Ha evitato la beffa a Latina con un suo provvidenziale salvataggio su conclusione a colpo sicuro di un giocatore laziale. Gianfilippo Felicioli, classe 1997, esterno sinistro, scuola Milan è stato uno dei migliori in campo nella partita di lunedì scorso contro il Latina di Padalino. Dopo l’intervento decisivo per il risultato, Felicioli ha avuto un vivace scambio di opinioni con i compagni che non erano apparsi impeccabili nella gestione del pallone. Il giocatore era svincolato e si è legato al Foggia fino al 30 giugno 2026 con opzione di rinnovo. Felicioli è stato quello che si dice una grande promessa: ha esordito in serie A a 18 anni e ha indossato la maglia azzurra in tutte le rappresentative under. Il neo rossonero non è ancora al meglio della condizione ma sta seguendo un percorso di crescita importante: “Sono contento del mio rendimento, mi sto trovando bene nel gruppo e potremo solo migliorare seguendo quanto ci dice il mister. Sono arrivato in ritardo e non ho fatto la preparazione con il gruppo che è costituito da giocatori di qualità e bravi ragazzi. Non sono al cento per cento. Sto reggendo bene i 90 minuti, i duelli in campo e il ritmo della partita. Lo staff tecnico ci mette nelle condizioni di arrivare bene alla gara. Nel settore giovanile ho ricoperto anche il ruolo di centrocampista facendo il quinto di sinistra nel 3-5-2. In caso di emergenza sono pronto a giocare anche a metà campo”. Parlando della squadra, Felicioli ha detto che il Foggia ha raccolto meno di quanto meritava:”Noi approcciamo le partite sempre in modo aggressivo, specie in casa. Nei primi 45 minuti costruiamo molto gioco. Dobbiamo essere più concreti e decisi negli ultimi 30 metri. Si devono migliorare le scelte finali. Non è un problema fisico perché corriamo molto. Siamo sulla strada giusta e potremo sicuramente toglierci delle soddisfazioni. Tutte le partite sono difficili, a iniziare da quella di domenica a Benevento. Da parte nostra c’è rabbia e vogliamo riprenderci i punti persi con Monopoli e Latina”.
Felicioli ha iniziato a giocare come esterno d’attacco pensando come modello al primo Bale del Tottenham. Poi da terzino si è ispirato a Maldini, l’interprete più grande in quel ruolo.