Alla vigilia del derby più antico di Puglia il tecnico del Foggia Capuano ha analizzato il momento rossonero: “Quando c’è un cambio di allenatore è evidente che ci sono problemi. Si tratta spesso di problematiche derivanti dalla classifica, altre volte di situazioni diverse che non conosco. Per la partita di Avellino ho potuto lavorare un giorno. Nel primo tempo non ha giocato una squadra di Capuano. Le mie sono sempre aggressive. Sicuramente non sono stato in grado di inculcare la mia filosofia nei ragazzi. Sono però andato con in campo con tre punte e non con una squadra chiusa facendo il 3-5-2. Noi giocheremo sempre per vincere. In settimana ho avuto modo di svolgere quattro sedute di lavoro ad altissima intensità. Io non amo gli allenamenti lunghi e di bassa intensità nei quali non c’è sofferenza. Per me un giocatore deve soffrire per portare poi in gara l’abitudine ad andare sui sovraccarichi di lavoro. La squadra è predisposta al lavoro, segue le mie direttive. Certo, i problemi ci sono. In classifica abbiamo sotto di noi solo il Taranto, che però nelle ultime cinque partite ha fatto meglio di noi. Ma non dobbiamo farci prendere da crisi d’ansia. Il Foggia non merita questa classifica. Questa squadra ha valori importanti e con il lavoro ne usciremo pian piano fuori. Non è un auspicio, ma un convincimento”.
Passando alla partita di domani Capuano dice: “Cito una frase di Carletto Mazzone: i derby non si giocano, si vincono. Non importa se giochi bene o male. È una partita determinante per noi e anche per il Taranto. Dobbiamo cercare di vincere, senza se e senza ma. Posso dire che sicuramente non vedremo il primo tempo di Avellino. Ripartiamo dal secondo tempo. Mi spiace che quasi nessuno abbia rilevato che abbiamo giocato in dieci contro undici per oltre mezzora. Cambio modulo? Non è importante il modulo, ma come occupiamo gli spazi. Facciamo un esempio. Nel primo gol preso al Partenio avevamo gli attaccanti lontani dalla difesa. Non posso essere contento dell’atteggiamento degli attaccanti, ma sono forti, fortissimi. La responsabilità è mia di non essere entrato nella testa di questi ragazzi per la fase di non possesso. Non colpevolizziamo però solo gli attaccanti. Avessi potuto sostituirne otto, lo avrei fatto. Questo però è un gruppo vero. Con i risultati negativi l’autostima va giù. Ai miei ragazzi serve solo una serie di risultati ma sono convinto che ne verremo fuori. Se non fossi stato convinto della bontà della rosa
non sarei mai venuto qui. Questa è una piazza tosta, servono risultati, e ritengo a tal proposito che questa è una squadra che può farli. Nelle precedenti partite il Foggia solo a Latina non ha avuto problemi di impatto alla gara. Le insidie di un derby come questo di domani sono tantissime. È una partita per la quale sono preoccupato. Abbiamo fuori Da Riva per infortunio e Danzi per squalifica. Poi c’è qualche acciacco ma in una partita come questa dobbiamo essere tutti pronti”.
Il Taranto sarà privo dello squalificato Zigoni, autore di una doppietta domenica scorsa. Capuano però avverte che può trattarsi di un vantaggio e uno svantaggio per il Foggia: “Zigoni è forte in area di rigore ed è più statico, rispetto a Fabbro o Varela che non forniscono punti di riferimento”.