Porte chiuse anche col Giugliano. Foggia viene punita per la sciagurata gestione della sicurezza a Taranto da parte dei responsabili dell’impianto

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La decisione del GOS è presa: niente tifosi per la partita di lunedì.

Si fa pagare ai tifosi del Foggia (peraltro già puniti dalla Federazione per l’uso di fumogeni e petardi con una giornata di squalifica del campo) lo sconsiderato accumulo di materiali altamente infiammabili all’interno di un impianto sportivo ove erano presenti oltre diecimila persone.

Prevale, quindi, la scelta di perseguire una collettività per colpe che non ha.

Senza quell’accumulo di imballi ad alto rischio non ci sarebbe stata alcuna conseguenza alla caduta dei fumogeni, usati da sempre in tutti gli stadi senza che ne sia mai bruciato uno.

Il compito delle Autorità preposte è prevenire incidenti possibili. Ci domandiamo quali incidenti sarebbero previsti nell’incontro col Giuliano? L’unica forma di prevenzione trovata è stata quella di chiudere lo stadio per un’ulteriore giornata? Non c’erano altre alternative perseguibili?

Ovviamente questo non vuole essere giustificativo di comportamenti non ammessi a Foggia come altrove, tuttavia se la decisione è conseguenza dei “fatti di Taranto”, il mancato rispetto della normativa di prevenzione incendi è stata la causa dolosa che ha creato le condizioni per il disastro colposo di domenica e martedì.

Su questo è bene che non ci siano dubbi.

Alla fine, pagheranno solo i tifosi del Foggia?

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