Sabato 5 agosto alle ore 18, al “Razza” di Vibo Valentia, il Foggia incontrerà il Catanzaro nel turno preliminare della Coppa Italia Frecciarossa.
Quella dei “grandi” per intenderci.
La sua partecipazione ha sorpreso un po’ di tifosi e la stessa società, come si è notato nell’ultima conferenza stampa, e sono circolate anche svariate interpretazioni sulle motivazioni che sono alla base di questa decisione.
La domanda è semplice? Perché ammettere il Foggia alla Coppa Italia?
Vediamo di capire quale sia la norma alla base di questa decisione e, soprattutto, al posto di chi sono stati chiamati i Satanelli.
In premessa, la Coppa Italia Frecciarossa è organizzata dalla Lega di Serie A e prevede la partecipazione delle tre leghe professionistiche secondo un regolamento la cui versione più aggiornata potete trovare qui.
L’organico, compreso i turni preliminari, è composto da 44 società, le 20 di A, le 20 B e 4 di serie C (le tre seconde più la vincitrice della Coppa Italia di Lega Pro).
Fra le 20 di B, com’è noto, ci sono state le esclusioni dal sistema di Licenze Nazionali per Reggina e Lecco e si è resa necessaria la loro sostituzione.
Inoltre, manca anche il Pordenone che ha rinunciato all’iscrizione al campionato e che avrebbe partecipato in quanto seconda del girone A.
Dall’esame della loro posizione nel tabellone possiamo ricostruire l’intera vicenda.
La Reggina, che aveva concluso la stagione al 7° posto avrebbe occupato la casella 27. È stata sostituita dal Crotone, la migliore delle seconde classificate in C.
Il Lecco, vincitore dei Playoff, avrebbe occupato la casella 40. È stata sostituita dal Cesena, che segue il Crotone fra le seconde con più punti.
Rimaneva, comunque, da completare l’organico visto che Crotone e Cesena avrebbero comunque partecipato alla competizione e sono così state aggiunte Virtus Entella e Pescara, squadre che avevano terminato al terzo posto.
C’era ancora da sostituire il Pordenone.
Qui si è applicata una logica diversa, molto interessante viste le roventi polemiche di queste settimane.
Infatti, mentre per le prime due sostituzioni si è scelto di pescare le squadre dall’ordine derivante dalla posizione in classifica, il posto dei friulani è stato attribuito al Foggia invece che alla Carrarese.
Entrambe avevano chiuso al quarto posto, ma i toscani hanno terminato con un punto in più dei pugliesi.
Perché questa scelta?
Le norme della Coppa Italia – art. 2 punto C – prevedono che eventuali carenze di organico siano prese esclusivamente dal Campionato di Serie C sulla indicazione della Lega Pro subordinata all’approvazione della Lega organizzatrice, cioè la A.
La Lega Pro dopo Pescara e Virtus Entella ha indicato il Foggia e non la Carrarese come terza ripescata attribuendo un valore all’aver disputato la finale dei playoff superiore alla posizione in classifica della regular season.
E la lega di Serie A non ha obiettato nulla, così come non c’è stata reazione da parte della Figc che, lo ricordiamo, delega alla Serie A l’organizzazione di quella che è una vera e propria coppa federale sotto la sua giurisdizione.
Come si giustifica una tale difformità di logiche fra il completamento degli organici del campionato di Serie B e quelle previste per la massima competizione nazionale dopo la Serie A?