Parte la stagione 2024-25: il Foggia di Roma e Brambilla

Siamo vicini al 1° luglio, vale a dire al Capodanno calcistico, quella data che sui calendari di presidenti, direttori, tecnici e calciatori è segnata in rosso, perché indica il passaggio ufficiale alla stagione successiva.

Il Foggia, contrariamente a quanto accaduto l’estate scorsa, si presenterà ai nastri di partenza della stagione 2024-25 con le idee ben chiare, avendo ufficialmente definito da qualche giorno il nuovo direttore sportivo, il nuovo allenatore ed anche la sede del ritiro estivo.

Ritiro estivo che si svolgerà dal 19 luglio al 2 agosto a San Giovanni in Fiore, località calabrese, che costituirà la sede del laboratorio nel quale verrà assemblato il nuovo Foggia del duo Roma-Brambilla.

L’architetto della stagione 2024-25 sarà dunque l’ex Direttore Sportivo del Messina, che durante la scorsa stagione ha centrato l’obiettivo salvezza senza troppi affanni e con qualche giornata di anticipo, nonostante un girone di andata non proprio entusiasmante, al quale ha fatto da contraltare un girone di ritorno condotto a ritmi da playoff.

Diverse le intuizioni di Domenico Roma, che con un budget non di primissimo livello è riuscito ad allestire una rosa dall’età media abbastanza bassa, con diversi giovani elementi destinati a calcare palcoscenici importanti, tra questi Zunno, Ortisi, Frisenna e Dumbravanu, arrivato a gennaio.

La guida tecnica dei rossoneri sarà invece affidata a Massimo Brambilla, ex centrocampista e faro di centrocampo, con una lunga militanza in Serie A, con le maglie di Reggiana, Parma, Bologna, Torino e Cagliari e campione d’Europa under 21 nel 1996.

Nelle vesti di calciatore, possiamo ricordare Brambilla guidare il centrocampo e dettare i tempi del gioco, risultando un punto di riferimento per i compagni di squadra e per il proprio tecnico, una sorta di allenatore sul rettangolo verde.

Queste prerogative avranno sicuramente facilitato la sua seconda fase della carriera, quella da allenatore, partita in uno dei settori giovanili più rinomati d’Europa, quello dell’Atalanta.

Con i bergamaschi sono arrivate diverse soddisfazioni, condite da diversi trofei, i più importanti dei quali risultano senz’altro i due Scudetti Primavera, nel 2018-19 e 2019-20 ed altrettante Supercoppe, in accoppiata, nel corso delle stesse stagioni.

Nel 2022-23 il passaggio tra i grandi, si fa per dire, della Juventus Next Gen, che ha consentito a Brambilla di guidare la seconda squadra dei bianconeri nel corso degli ultimi due campionati di Serie C.

In queste due stagioni un tredicesimo posto nel Girone A della Serie C ed una finale di Coppa Italia, al quale hanno fatto seguito il settimo posto nel Girone B della Serie C e l’eliminazione al secondo turno dei playoff nazionali per l’accesso alla Serie B, impressionando su campi caldi come Pescara e Caserta.

Nella sua parentesi bianconera, Brambilla ha avuto modo di guidare giocatori dalle eccellenti doti tecniche, lanciati in prima squadra, come Huijsen, Barrenechea, Rafia, Nonge, Iling-Junior, Akè, Soulè, Sekulov e Yildiz, attualmente impegnato nella kermesse degli Europei 2024 in Germania.

Ma l’interrogativo che i tifosi del Foggia si pongono in questi giorni è il seguente: come vedremo giocare il Foggia 2024-25?

Analizzando le precedenti esperienze del neo allenatore rossonero si è cercato di tracciare un identikit di mister Brambilla.

Le sue squadre sono caratterizzate da un certo equilibrio fra fase difensiva ed offensiva, con la ricerca della qualità in fase di non possesso e di ripartenza e finalizzazione.

Il nuovo Foggia dunque potrebbe attuare un pressing moderato ma non ossessivo, con la costante ricerca della giusta disposizione e concentrazione difensiva a copertura degli spazi, in modo da stringere il più possibile il campo libero agli avversari, anche mediante il temporeggiamento, nell’attesa del recupero palla e della ripartenza.

Per quanto riguarda la fase offensiva, si è visto spesso la Juventus Next Gen cercare di dettare i tempi della partita, con un possesso palla alla ricerca del varco giusto per la rapida e imprevedibile verticalizzazione.

Tutto questo sarà più facilmente attuabile se Brambilla avrà a disposizione elementi di qualità (e non abbiamo modo di dubitarne) nei ruoli nevralgici, per mettere a segno il maggior numero di “passaggi chiave” possibili ed evitare le ripartenze dell’avversario.

Naturalmente questi sono solo alcuni dei principi base che abbiamo potuto osservare, sarebbe riduttivo limitarsi solo a questi ma probabilmente, quanto sopra descritto sarà qualcosa che potremo vedere.

Buon campionato 2024-25!

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