Nuovo focolaio allo “Iacovone” di Taranto. Si faccia chiarezza in merito alle responsabilità

Da questa mattina stanno circolando le immagini della curva sud dello stadio “Erasmo Iacovone” di Taranto, nuovamente pervasa dalle fiamme e da un denso fumo nero.

Il primo rogo, al termine del match di campionato tra Taranto e Foggia, aveva reso necessario l’intervento di un nutrito numero di vigili del fuoco che con l’ausilio di numerose autobotti erano riusciti a domare le fiamme, faticando non poco.

Molto probabilmente, le forti raffiche di vento di questa mattina hanno alimentato un secondo incendio a circa trentasei ore di distanza.

La zona è stata interdetta e dallo stadio di Taranto, dichiarato inagibile fin quando non verrà verificata l’entità dei danni strutturali, si è potuta notare una densa coltre di fumo nero alzarsi in cielo.

Non è ben comprensibile come mai, una volta avvenuto il primo rogo, non si sia provveduto con urgenza alla rimozione di tutto il materiale combusto ed incombusto.

Si ricorda che a prendere fuoco furono dei rotoli di gomma e materiale sintetico accatastati sotto la Curva Sud (settore ospiti), acquistati dal Comune di Taranto per la pista di atletica in fase di ritardata realizzazione nel quartiere Salinella.

Le autorità competenti stanno cercando di ricomporre il puzzle per attribuire le responsabilità, il nostro auspicio è quello che si indaghi a fondo e si faccia assoluta chiarezza sull’accaduto, individuando tutti i responsabili di quella che sarebbe potuta diventare una vera e propria tragedia.

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