Nonno Ciccio, la leggenda foggiana

L’abbonato n.1 della stagione 2024/25 del Foggia è Francesco Malgieri, conosciuto da tutti come nonno Ciccio, super tifoso dei Satanelli da oltre  85 anni. Serie A o D per lui non ha importanza, l’attrazione per i colori rossoneri è sempre fortissima. In casa o in trasferta, sotto sole, pioggia, vento o nebbia lui è sempre presente. Nonno Ciccio è ultranovantenne  e assiduo frequentatore degli stadi di tutt’Italia. Dalle Alpi alla Sicilia li conosce tutti. Seguire la squadra del cuore da lontano non è per lui. “Perché allo stadio – dice – è tutta un’altra cosa!”. E’ presente in ogni trasferta, affrontando anche lunghi viaggi che spesso compie da solo, alla guida della sua vecchia Renault Laguna grigia, che prima di ogni viaggio affida all’amico meccanico per un accurato controllo. Nonno Ciccio ha fatto sempre il contadino e continua a farlo per aiutare il figlio Lorenzo. Ha un look decisamente originale ed eccentrico: lunghi capelli bianchi, raccolti in un codino, cappellino rossonero con distintivi e borchie inneggianti ai Satanelli. Pezzo forte sono i suoi giubbotti, con stemmi, distintivi, vecchie foto negli stadi italiani, foto di altri 160 tifosi, tutti rigorosamente con i colori del Foggia. Anche la suoneria del suo telefono cellulare è in tema e squilla così: “Nonno Ciccio Forza Foggia!”. Il suo motto è “Pace tra ultras”, stampigliato a grandi lettere su uno degli striscioni che porta in giro per gli stadi d’Italia. “Ricordo di aver visto la prima partita – racconta nonno Ciccio – nel 1937. Partii dal mio paese natale, Sant’Agata di Puglia. Rubai la bicicletta di un cliente di mio zio che faceva il fabbro e pedalai per oltre 50 chilometri fino a Foggia. Vincemmo quella partita per 3-0, non ricordo, però chi era l’avversario. Il viaggio di ritorno fu avventuroso e dopo una foratura portai la bicicletta a spalla. Arrivai a casa stremato, e dovetti fare i conti anche con la prevedibile sfuriata di mio zio. Quel giorno scoppiò la mia grande passione per il Foggia e per lo sport più bello del mondo”. Il nonno super tifoso non fece sconti neanche alla moglie il giorno del matrimonio, celebrato di domenica. Finita la cerimonia religiosa, scappò subito allo stadio per l’altro suo grande amore, il Foggia. Da allora, tanti viaggi in lungo ed in largo per la Penisola, seguendo il Foggia negli 11 campionati di serie A e nei 25 di B e i tanti di C. Nonno Ciccio non ha lasciato i rossoneri neanche nelle stagioni disputata fra i dilettanti. Migliaia di chilometri macinati per seguire i rossoneri, gioire, trepidare e sussultare per una sana, grande passione: “Dopo lo strepitoso periodo di Zemanlandia in serie A, all’inizio degli anni ’90 – ricorda – il Foggia ha vissuto lunghi anni di anonimato. L’entusiasmo tornò in serie C con la guida di Roberto De Zerbi e  una squadra molto organizzata e di grande personalità.

Particolare fu la trasferta di qualche anno fa a Cosenza, dove fu l’unico tifoso del Foggia presente. In quell’occasione si meritò foto ed articoli sui giornali locali per la sua passione, ma soprattutto per il messaggio di pace. In segno di riconoscenza per la sua straordinaria fedeltà, la società del Foggia lo ha premiato con un targa ed un giro di campo allo stadio “Zaccheria” dove ha fatto il pieno di applausi. Le rughe sulla faccia cotta dal sole di Nonno Ciccio portano fra i tifosi pace e saggezza. Il suo buonsenso contadino, con l’aria mite del nonno affettuoso, riesce sempre a stemperare quelle piccole tensioni o attriti che si creano allo stadio. Anche la stampa internazionale ha scoperto questo straordinario uomo che divide la sua esistenza tra la campagna, la cura dei suoi pastori abruzzesi ed il Foggia. La sua fama ha oltrepassato la Manica e il suo singolare personaggio ha incuriosito la redazione di un sito inglese, Copa90.com, che si interessa di storie di calcio. La troupe britannica fece tappa  a Foggia per servizi fotografici e video allo Zaccheria, seguendo poi nonno Ciccio nella trasferta del Foggia a Lecce nel  2016. I giornalisti inglesi sono rimasti entusiasti del super[1]tifoso rossonero e del messaggio di pace che porta in giro per l’Italia. Il video realizzato dalla testata britannica è diventato in breve virale con decine di migliaia di visualizzazioni sul web. Ormai negli stadi dove giocano i rossoneri si fa la fila per una foto o un selfie con lui. Successivamente diverse altre testate ed emittenti estere hanno puntato i loro riflettori su nonno Ciccio che rimane un simbolo del calcio italiano che tutti vorremmo.

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