L’editoriale di Biagio Porricelli. Presidente Canonico, si dia una mossa

Eravamo oltre 5.000 domenica allo Zac. Vista la categoria e la posizione in classifica non certo pochi, ma non è bastato per mantenere il vantaggio di un punto su un Cerignola deciso a prendersi la quarta vittoria consecutiva nel derby di campionato dopo il ritorno in serie C.
A dirla tutta, gli ofantini sono stati anche alquanto spreconi, con tre o quattro nitide occasioni da gol che avrebbero chiuso l’incontro già nel primo tempo.
La seconda rete consecutiva di Antonacci, invece, ha illuso i rossoneri che sono tornati in campo con un minimo di aggressività in più che non si è tradotto, tuttavia, in concrete occasioni da gol.
Cudini e i suoi ragazzi, quindi, si sono congedati dal proprio pubblico con l’ennesima prova mediocre, in linea con uno dei peggiori tornei disputati negli ultimi anni.
Le residue speranze di riprendere contro il Monterosi l’ultimo posto dei playoff sono più accademici esercizi di matematica che concrete possibilità da inseguire.
Questi siamo, tanto valiamo: un grigio, insignificante, undicesimo posto nel torneo più modesto degli ultimi vent’anni.
Sulle macerie di quella che fu una squadra non resta che provare a chiedere per l’ennesima volta alla proprietà di abbandonare un’organizzazione affidata all’estemporanea improvvisazione di improbabili componenti e strutturare per tempo un team di professionisti coerente con gli obiettivi che i tifosi si attendono.
Non è questione di soldi, Juve Stabia insegna, ma di competenze: quelle che nel Calcio Foggia 1920 mancano da due anni nei ruoli chiave.
Qualcuno deve pur dirlo: siamo stanchi di vivacchiare.
Presidente Canonico, si dia una mossa.

La partita dei mitici – 337 – Profondo grigio

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