Il mondo della Juventus Next Gen e della seconde squadre in generale, ha obiettivi diversi rispetto a quelli delle altre partecipanti al campionato di Serie C.
L’obiettivo primario di queste compagini è quello di preparare e selezionare i giovani calciatori da lanciare in prima squadra.
Certamente, un occhio alla classifica deve necessariamente essere dato, visto che anche le seconde squadre possono subire l’onta di una retrocessione, ma non può essere l’unico fine.
La Juventus Next Gen, nata nel 2018, è la “squadra B” più vecchia d’Italia, seguita negli anni successivi dall’Atalanta under 23 e dal Milan Futuro.
La formazione torinese gioca le partite casalinghe nell’impianto di Biella e attualmente occupa la penultima posizione con 7 punti, frutto di una vittoria, quattro pareggi e otto sconfitte, per un totale di 12 gol fatti e 25 subiti, che ne fanno la peggior difesa.
I bianconeri, va detto, sul campo sarebbero ultimi, se non fosse per la penalizzazione inflitta al Taranto, che ha relegato gli ionici nella posizione di fanalino di coda.
Il tecnico e il modulo
A guidare questa squadra, una bandiera della Juventus, l’ex difensore centrale Paolo Montero, che dopo un avvio di carriera come allenatore in Sud America, ha deciso di ritornare in Italia alla guida della Sambenedettese.
Una breve apparizione al San Lorenzo, in Argentina, e successivamente il definitivo ritorno, alla Juventus.
Prima come allenatore nelle giovanili, poi ad interim sulla panchina della prima squadra nelle ultime due giornate dello scorso campionato, dopo la separazione da Allegri.
In questa stagione a Montero è stata affidata una squadra molto rinnovata, come avviene tutti gli anni in questo contesto, per via del fisiologico ricambio generazionale, dovuto alle regole che impongono l’utilizzo quasi esclusivo, di giocatori under 23.
Partiti con il 3-4-2-1, i bianconeri hanno cambiato in corsa, passando alla difesa a quattro, per l’attuale 4-2-3-1.
La squadra
I giovani più utilizzati da Montero in questo primo scorcio di stagione sono il portiere Daffara, il difensore Pedro Felipe, i centrocampisti Palumbo e Macca, l’esterno Comenencia e gli attaccanti Afena-Gyan e Da Graça, oltre agli “over” Peeters, Scaglia e Guerra.
Da notare come, in ogni giornata di campionato, venga effettuato un massiccio turnover, proprio per testare continuamente giocatori e situazioni diverse, anche in ottica di prima squadra.
L’attaccante Afena-Gyan, che nel 2021, a soli 18 anni, aveva vissuto una notte indimenticabile con la maglia della Roma in Serie A, segnando una doppietta decisiva contro il Genoa, a Marassi, è sicuramente il nome di grido in questa rosa.
Bisogna però porre la lente di ingrandimento su quello che sicuramente è stato il giocatore più determinante in questo avvio di stagione: il centrocampista italo-norvegese, nato a Bergen nel 2002, Martin Njøten Palumbo.
Cresciuto in Italia nel settore giovanile dell’Udinese (sceso in campo 4 volte anche con la prima squadra), Palumbo è stato prelevato a titolo definitivo dalla Juventus dopo un’attenta fase di valutazione.
Centrocampista moderno, in grado di ricoprire tutti i ruoli di centrocampo, in un reparto a due o a tre, Martin Palumbo è dotato di un’eccellente visione di gioco, abbinata ad un preciso lancio e ad un ottimo tiro, che gli ha consentito di andare a segno già tre volte dalla lunga distanza.
Nel pedigree del giovane centrocampista anche una presenza con la prima squadra della Juventus e diverse esperienze con le nazionali giovanili di Italia e Norvegia, che fanno trasparire un futuro molto probabilmente radioso.
Come arriva a questa partita
La Juventus Next Gen arriva al match di Foggia, dopo aver raccolto un pareggio in casa contro il Latina. Un punto che ha spezzato la serie nera di sei sconfitte consecutive, l’ultima e unica vittoria risale alla seconda giornata di campionato, 3 a 2 a Caserta. Sono comunque cinque le partite consecutive nelle quali la squadra bianconera resta a secco, senza riuscire a segnare.
Questa la formazione che ha affrontato a Biella il Latina:
Daffara tra i pali, Turco, Scaglia, Pedro Felipe e Puczka in difesa, Faticanti e Peeters a centrocampo, Comenencia, Anghelè e Afena-Gyan a supporto della punta centrale Mancini.