L’avversario di turno: US Avellino 1912

Domenica sera il Foggia affronterà l’Avellino del neo arrivato Michele Pazienza, che dopo un biennio ricco di soddisfazioni in quel di Cerignola, condito con una storica promozione in C e la conquista dei playoff nella stagione successiva, ha deciso questa estate di interrompere l’idillio con gli ofantini.

L’ex centrocampista rossonero non è rimasto disoccupato per molto tempo, visto che l’Avellino dopo aver esonerato Rastelli, artefice di un avvio di campionato tutt’altro che esaltante, ha deciso di puntare proprio su Pazienza, che ha battuto la concorrenza di altri pretendenti, tra i quali Fabio Gallo.

Una rosa di tutto rispetto quella dei biancoverdi, allestita per essere protagonista dall’esperto direttore sportivo Giorgio Perinetti, con l’obiettivo della promozione dopo una stagione altamente deludente.

Gente come il portiere Ghidotti, i difensori Cionek, Rigione, Tito e Cancellotti, i centrocampisti Palmiero, Dall’Oglio, Armellino e D’Angelo e gli attaccanti Varela, Patierno, Marconi e Gori (ex rossonero), fanno dell’Avellino una corazzata, sulla carta.

Toccherà a Pazienza raccogliere i cocci di una squadra reduce da due brutte sconfitte, per 0 a 2 all’esordio casalingo contro il Latina e per 1 a 0 nel derby di Castellammare di Stabia ed ancora al palo per quanto riguarda i gol segnati, nonostante un notevole potenziale offensivo.

Questa la squadra scesa in campo nella partita contro la Juve Stabia:
Ghidotti in porta, Cancellotti, Cionek, Benedetti e Tito in difesa, Sannipoli, Palmiero e Dall’Oglio a centrocampo, Varela alle spalle di Patierno e Marconi in avanti.

Il prossimo match sarà per il Foggia un test molto probante, che vedrà i rossoneri affrontare una squadra che per cifra tecnica, cercherà di fare la partita e di dimostrare al nuovo allenatore tutto il proprio valore.

I ragazzi di Cudini dovranno dimostrare compattezza e solidità difensiva per uscire indenni dal Partenio, non disdegnando qualche puntata offensiva che l’Avellino concederà dovendo giocare alto per cercare di comandare il gioco.

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