Foggia atteso lunedì sera dalla grande rivelazione di questo avvio di campionato, la capolista Juve Stabia, formazione attualmente leader della classifica con 27 punti, ottenuti grazie a 8 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta, 16 gol fatti e 5 subiti (miglior difesa).
Presentatasi ai nastri di partenza per ben figurare, la Juve Stabia ha allestito la squadra con l’età media più bassa (23,2 anni) e rinunciando a spese folli ma piuttosto ad acquisire giocatori funzionali al progetto con un occhio al bilancio, fattori che hanno premiato le vespe fino a questo momento e che vanno ad avvalorare la competenza dello staff tecnico e dirigenziale.
Nela rosa della Juve Stabia figurano elementi come il portiere Thiam (ex, autentico pararigori con 3 penalty neutralizzati fino ad ora), i difensori Bachini, Mignanelli e Bellich, i centrocampisti Buglio e Gerbo e gli attaccanti Candelloni e Piscopo, sono alcuni dei giocatori più esperti, che stanno consentendo a giovani come Baldi, Leone, Erradi, Romeo e Piovanello di rendere al meglio e mettersi in mostra.
L’allenatore della Juve Stabia, Guido Pagliuca, la stagione scorsa alla guida del Siena, si sta mettendo in mostra come gestore di un gruppo che fa della concretezza e della solidità difensiva i suoi punti forti.
Durante questa settimana la Juve Stabia ha avuto la meglio contro la Turris, in Coppa Italia dopo i tempi supplementari, facendo rifiatare tutti i titolari.
Di contro, nell’ultimo match di campionato, vittorioso per 2 a 0 sul campo del Taranto che ha fallito il rigore del pareggio sul risultato di 1 a 0 per gli ospiti, sono scesi in campo gli elementi che costituiscono l’undici di riferimento:
Thiam tra i pali, Baldi, Bachini, Bellich e Andreoni (schierato al posto di capitan Mignanelli) in difesa, Buglio, Leone e Romeo a centrocampo, Piovanello e Piscopo ai fianchi di Candellone, capocannoniere con 4 reti, seguito da Romeo e Bellich con 3.
Sarà un match probante per i satanelli, che dovranno fare i conti con una squadra che viaggia a vele spiegate ma anche con un periodo abbastanza infelice sotto il piano dei risultati e delle prestazioni, ragion per cui i ragazzi di Cudini dovranno necessariamente cercare di uscire imbattuti dal “Romeo Menti”, offrendo una prestazione convincente.