L’avversario di turno: ACR Messina

Il calendario fornirà al Foggia la possibilità di affrontare un doppio turno casalingo, che potrebbe ridare slancio alla classifica e convinzione alla squadra e alla tifoseria.

Domenica sarà il turno del Messina, formazione attualmente al terzultimo posto in classifica con 11 punti, ottenuti a seguito di 2 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte, per un totale di 12 gol fatti (uno in più del Foggia) e 19 subiti (nove in più dei rossoneri).

La guida tecnica della squadra è stata affidata in estate ad un seguace di Zeman, quel Giacomo Modica più volte accostato in passato ai colori rossoneri ed attualmente finito sulla graticola per gli scarsi risultati ottenuti sul campo.

Partito in estate con l’obiettivo della salvezza, il Messina può disporre di una rosa dall’età media abbastanza bassa (24,9 anni, contro i 23,8 del Foggia) nella quale figurano l’espertissimo portiere ex Foggia, Fumagalli, oltre ai difensori Manetta e Pacciardi, i centrocampisti Franco e Firenze e gli attaccanti Plescia, Emmausso e Ragusa.

Accanto a questi elementi, alcuni giovani come Ortisi, Frisenna, Cavallo, Scafetta e Buffa, si stanno ritagliando un ruolo importante nella compagine peloritana, visto il cospicuo minutaggio collezionato fino a questo momento.

A secco di vittorie da sei partite, dato che l’ultimo acuto risale al 15 ottobre, quando i giallorossi ebbero la meglio sul Giugliano, il Messina ha racimolato la miseria di due punti, grazie ai due pareggi contro Crotone (3 e 3) e Picerno (1 a 1).
Nel corso dell’ultima giornata di campionato, il Messina ha subito la seconda sconfitta casalinga consecutiva, con il risultato di 3 a 0 per mano del Latina, dopo il precedente acuto del Benevento, che aveva espugnato il San Filippo – Scoglio con il risultato di 1 a 0.

Questi gli undici scesi in campo contro i nerazzurri laziali, naturalmente secondo un 4-3-3 di stampo zemaniano:

Fumagalli tra i pali, Lia, Manetta, Pacciardi e Polito in difesa, Buffa, Giunta e Frisenna (espulso per somma di ammonizioni) a centrocampo, Emmausso, Plescia e Scafetta in avanti.

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