Allo Zaccheria va in scena l’anticipo dell’ottava giornata di campionato, che vede affrontarsi, in un derby, due squadre in grossa difficoltà: il Foggia e il Taranto.
Capuano conferma il 3-4-2-1 di Avellino, cambiando però ben 5 interpreti: resta fuori, tra gli altri, il duo nel mirino della critica, Millico ed Emmausso. Taranto che arriva al match con 5 assenze importanti, tra le quali spiccano quelle di Zigoni, De Santis e Giovinco.
Il Foggia cerca di fare la partita fin dalle prime battute,ed al 6° Orlando si libera sulla trequarti e calcia alto da discreta posizione. Al 10° è Zunno a calciare verso la porta tarantina al termine di una bella combinazione con Murano. Al 12° Fabbro reclama un rigore per un presunto contatto con un difensore rossonero. Al 26° viene ammonito Ercolani per un intervento in ritardo su Mastromonaco e sul rispettivo calcio di punizione Marong colpisce di testa ma la palla viene deviata dalla difesa del Foggia. Nella fase centrale del primo tempo cresce il Taranto, che tiene di più palla e riesce ad avere supremazia a centrocampo. Al 40° Murano controlla bene una sponda di Ercolani, e dal limite dell’area calcia con forza e precisione verso l’incrocio, ma è bravo Del Favero a deviare in corner. E’ l’ultima azione di rilievo del primo tempo che termina tra i sonori fischi del pubblico di casa.
Nell’intervallo Capuano stupisce tutti cambiando completamente l’assetto tattico della sua squadra grazie a ben tre sostituzioni: entrano Millico, Emmausso e Mazzocco e restano negli spogliatoi Orlando,Tascone ed Ercolani. Il Foggia inizia la ripresa con il 4-2-3-1 e la manovra pare subito più fluida. Al 50° Millico interviene in ritardo su un difensore tarantino e viene ammonito. Dopo un minuto Zunno lancia in profondità, Marong è sulla palla ma sbaglia clamorosamente il disimpegno, lasciando la strada spianata ad Emmausso che raccoglie palla e si invola verso la porta avversaria piazzandola nell’angolo alla sinistra del portiere. Il gol scioglie la tensione che era palpabile fino a quel momento ed al 58° i Satanelli chiudono la gara con il solito Salines, che di testa raccoglie un corner battuto con precisione da Millico ed insacca sotto la traversa. Nell’occasione del gol viene ammonito Del Favero per qualche parola di troppo detta ad un avversario. Al 61° viene ammonito anche Verde per una trattenuta prolungata ai danni di Zunno che si stava involando verso l’area avversaria. Al 63° la squadra di Gautieri passa dal 3-5-2 al 3-4-3 con l’ingresso di Garau per Vaughn. Altri cambi dopo una decina di minuti: nel Taranto entra Speranza per Fiorani, mentre nel Foggia entrano Santaniello e Felicioli per Gargiulo e Murano. Il Taranto non riesce mai a rendersi davvero pericoloso, anzi è il Foggia a sfiorare la terza marcatura prima al 79°, con Emmausso che raccoglie un bell’assist di Millico dalla sinistra e calcia di poco a lato, e poi all’80° con Zunno che dopo una azione caparbia sulla fascia destra conclude verso la porta ma Del Favero devia in corner. All’83° ultimo cambio del Taranto con Schirru che prende il posto di Matera.
La partita scivola via senza ulteriori sussulti ed al 95° l’arbitro De Angeli decreta il termine delle ostilità. Per il Foggia una vittoria di vitale importanza, che si spera possa essere la svolta di una stagione fin qui deludente; il Taranto invece resta il fanalino di coda con 3 punti. Una situazione difficile per gli ionici, che potrebbe peggiorare alla luce del processo in programma giovedi, per aver ritardato alcuni pagamenti e che potrebbe comportare una penalizzazione che va dai 4 ai 6 punti.