Allo Zaccheria si affrontano due squadre che vivono situazioni di classifica diametralmente opposte: il Foggia si ritrova impantanato in piena zona play out, mentre l’Audace Cerignola affronta il derby, forte del secondo posto in classifica, frutto di un campionato fin qui giocato molto bene dai ragazzi di mister Raffaele. I rossoneri, affidati provvisoriamente al vice del dimissionario Capuano, Zangla, confermano il 4-3-3 di Sorrento, gli ofantini in campo con il collaudato 3-5-2 e la coppia d’attacco Jallow-Salvemini.
La partita fin dalle prime battute dimostra la differenza che attualmente c’è tra le due squadre: un Foggia privo di idee, che fa fatica a costruire una azione di gioco ed un Cerignola padrone del campo, che nonostante un terreno in pessime condizioni, cerca di trovare la via del gol con fraseggi e buon pressing. Al 26° primo squillo del Foggia con un colpo di testa di Murano, servito da Millico dalla sinistra, che finisce centrale tra le braccia di Saracco. Dopo tre minuti risponde il Cerignola con Salvemini che, anche lui di testa, impegna De Lucia alla deviazione in angolo. Sul finire della prima frazione viene ammonito, per i padroni di casa, Tascone. Il primo tempo termina tra i fischi del pubblico di casa, con uno 0-7 nel computo dei corner che la dice lunga sul dominio territoriale degli ospiti.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, con il Cerignola padrone del campo che si rende pericoloso con un tiro di Paolucci dalla distanza. Zangla prova a dare una scossa alla squadra al 50° con gli inserimenti di Silvestro ed Orlando per Salines e Millico. Dopo qualche minuto viene richiamato in panchina anche Tascone in luogo di Gargiulo. Al 59° episodio dubbio in area rossonera: Felicioli frana su Russo ed ofantini che chiedono a gran voce il calcio di rigore, che però non viene concesso dall’arbitro. Ne fa le spese Paolucci che riceve un cartellino giallo per aver esagerato nelle proteste. Raffaele inserisce Ruggiero per Jallow, ed il neo entrato subito si rende pericoloso dalle parti di De Lucia. Il Foggia sembra giocare con un fardello enorme sulle spalle, e la gestione di ogni pallone è sempre più macchinosa. A centrocampo Danzi e Mazzocco sono in grossa difficoltà fisica e mentale ed i tanti errori in fase di impostazione fanno aumentare i mugugni sugli spalti. Al 70° Russo va via sulla destra ed appena entrato in area, viene steso da Felicioli: questa volta l’arbitro non ha dubbi ed assegna il calcio di rigore per il Cerignola. Dal dischetto si presenta Paolucci che spiazza De Lucia e porta in vantaggio, meritatamente, gli ospiti. Al 73° per il Foggia entrano Zunno e Vezzoni per Danzi e Felicioli, ma non c’è nessuna reazione. L’unica conclusione dei rossoneri è un tiro senza pretese di Mazzocco dalla lunga distanza. Il Cerignola controlla la gara senza alcun affanno, gestendo palla e ritmi di gioco. Al 86° piove sul bagnato per la squadra di casa: Silvestro viene espulso per un’entrata in tackle su Paolucci, giudicata troppo veemente dall’arbitro e meritevole di cartellino rosso diretto. Nell’Audace entrano anche Bianchini e l’ex Gagliano per Paolucci e Salvemini. Il fischio finale arriva dopo 6 minuti di recupero, ed è accolto come una liberazione dai tifosi di casa che hanno assistito ad uno “spettacolo” horror, in tema proprio con la notte di Halloween.
Il Cerignola vince meritatamente e si conferma al secondo posto a soli due punti dalla vetta. Il Foggia, oltre alla sconfitta ed all’ennesimo derby perso, incassa anche le dimissioni, nel post gara, del DS Domenico Roma. Lunedì c’è la trasferta di Cava dè Tirreni ed il Foggia sembra essere alla deriva.