Bruttissima sconfitta sul campo del Monopoli, nuova capolista del girone meridionale della Serie C, nell’attesa che il Benevento recuperi il match di Potenza.
Foggia che si presenta a dir poco decimato, tra infortuni e assenze dell’ultima ora, frutto di scelte discutibili.
Affrontare una partita delicata senza riserve e alternative, se non due attaccanti e un difensore che tornava dopo mesi di inattività, è stato un peccato non veniale, che accentua lo stato di incertezza che alberga ormai da mesi nel contesto rossonero.
Emergenza acuita dalle partenze di due difensori arruolabili come Carillo ed Ercolani, ai quali non hanno fatto seguito gli arrivi di qualcuno che li sostituisse, quantomeno numericamente.
Sembrano lontani anni luce i giorni in cui la proprietà del Foggia, in occasione del lancio della campagna abbonamenti, decantava programmi ambiziosi, supportati da alcune iniziative che lasciavano trasparire ottimismo fra i tifosi, dopo l’estate burrascosa trascorsa, tra minacce di disimpegno e di mancata iscrizione.
- Come mai il Foggia, dopo un paio di allenamenti, non si è più recato ad Amendola?
- Come mai è stato inaugurato uno store che spesso viene trovato chiuso o non fornito dai tifosi?
- Come mai è stato detto che lo Zaccheria sarebbe stato dotato di tabellone elettronico, come la stragrande maggioranza degli altri stadi di C, e di questo tabellone non si è mai avuta traccia?
- Come mai un direttore sportivo della portata di Leone, che ha ottenuto buoni successi su base pluriennale, è stato contrattualizzato per soli sei mesi?
- Quali sono li programmi della società rossonera nel breve, medio e lungo periodo?
Sono domande alle quali tanti tifosi del Foggia vorrebbero risposta.
Il 1° agosto 2024, dal ritiro di San Giovanni in Fiore, Emanuele Canonico dichiarò testualmente: “Abbiamo deciso di cambiare marcia, non stiamo scoprendo l’acqua calda. Stiamo facendo ciò che serve affinché quest’anno anche la gente possa vedere la nostra trasparenza, dando più informazioni possibili ai nostri tifosi e correggendo gli errori di comunicazione“.
Leggendo questo virgolettato verrebbe da chiedersi quale sia il significato del termine trasparenza e cosa si volesse intendere per “cambiare marcia“.
Volendo analizzare quanto accaduto sul rettangolo verde, quel che fa più riflettere sta nel fatto che si sia perso contro un avversario non irresistibile, che ha sfruttato un’ingenuità in area di rigore del Foggia, giovando poi della sterilità offensiva rossonera per capitalizzare la rete su rigore.
Prendersela con allenatore e giocatori, anche se l’atteggiamento di qualcuno ha lasciato molto a desiderare, sarebbe troppo semplice.
Zauri si è presentato a Monopoli con una formazione già fatta, per esclusione, e i ragazzi sono scesi in campo per limitare i danni, sapendo già di dover stringere i denti per tutta la partita. Non certo le condizioni ideali per affrontare un match professionistico.
La macchia di ieri sera resterà indelebile, qualsiasi cosa si farà prossimamente.
Stiamo assistendo ad un nuovo capitolo della storia del Foggia, che potremmo intitolare: “Angor appriss au Fogg!“.
Mai claim fu più azzeccato…