Nel ricordo di Samuele, quarta vittima del tragico incidente occorso il 13 ottobre, un Foggia che ha dimostrato di saper soffrire e di rimboccarsi le maniche nel momento critico, senza perdersi d’animo, porta a casa tre punti importantissimi in ottica salvezza.
Presentatasi in casa della Turris con l’ormai abituale 4-3-3, la squadra rossonera si trova sotto alla prima occasione, dopo dieci minuti, quando Castellano scocca un bolide dalla lunga distanza che trafigge Perina.
Gli spettri del passato tornano a farsi vivi e non lasciano presagire nulla di buono ma Millico, cinque minuti dopo decide di mettersi la squadra sulle spalle e a seguito di uno splendido slalom al limite dell’area avversaria, realizza di destro il gol del pareggio.
Sul finire del primo tempo, il secondo acuto dell’ex attaccante del Torino, che supera con stile due uomini e scocca un sinistro imprendibile per Marcone.
Il fotoracconto del match sta tutto in questi tre scatti: tre gesti tecnici di assoluto valore, che racchiudono potenza, classe e astuzia.
Il secondo tempo vede il Foggia gestire il vantaggio, con la Turris che si produce in qualche tentativo, ma la fase difensiva di Zauri regge all’urto, anche clamorosamente in alcune occasioni, come quando Salines si immola sulla linea per deviare un tiro ravvicinato solo sfiorato da Perina.
Sul finire, la leggerezza di Vezzoni, subentrato nell’intervallo ad un incerto Da Riva. L’argentino lascia in dieci la propria squadra per una doppia ammonizione, rimediata per contenere Onofrietti. Il 2005, ex Borussia Dortmund, è risultato uno dei più pericolosi dal momento del suo ingresso in campo.
Questa vittoria fa il filotto con i precedenti due risultati utili consecutivi, che vedono il Foggia raccogliere sette punti pesantissimi: un toccasana per la classifica. La squadra di Zauri, complice anche la penalizzazione inflitta proprio alla Turris, ha tre punti di vantaggio sulla zona playout.
Ciò che lascia trasparire ottimismo è il cambio di passo anche a livello tattico, la squadra sembra crescere di partita in partita, sia sul piano della compattezza, che della concretezza.
Se da un lato si continua a constatare che elementi come Pazienza e Orlando possono diventare molto importanti per questa squadra, non mancano certo le note dolenti. L’apporto di Murano, al momento poco pungente sotto porta, tanto da sembrare lontano parente del cecchino della scorsa stagione, è ancora insoddisfacente, così come Emmausso, che sembra addirittura sparito dai radar.
Saranno queste le due prossime “sfide” di Zauri.
Sabato ci sarà il Crotone, la squadra del momento, che dopo un iniziale periodo di assestamento sta raccogliendo i frutti del lavoro di Longo, risalendo prepotentemente la classifica.
La prova più difficile che il calendario potesse presentare al Foggia.