Quella di ieri sera è stata senza dubbio una batosta per il Foggia e per i tifosi accorsi allo “Zaccheria” con importanti aspettative, a seguito della bella vittoria del “San Nicola” di lunedì scorso.
Una squadra, quella rossonera, che ha dovuto fare i conti con assenze pesanti a centrocampo, come quelle di Da Riva, Danzi e soprattutto Tascone.
Quello delle assenze non deve però essere un alibi, bensì un incentivo a trovare soluzioni differenti, da adottare in caso di evenienza o emergenza.
Se Da Riva e Tascone erano stati i punti di equilibrio contro il Team Altamura, ciò non può affermarsi per quanto messo ieri in mostra da Mazzocco e Vezzoni, in evidente difficoltà nel trovare la giusta collocazione e i giusti tempi di uscita in pressing.
Un reparto centrale spesso in affanno e in inferiorità numerica, che costantemente è andato in difficoltà contro un Monopoli ben organizzato da Colombo.
Episodio emblematico, quello della seconda rete del Monopoli: Calvano percorre indisturbato trenta metri palla al piede, prima di scagliare un fendente da circa quaranta metri, che trafigge un non impeccabile De Lucia.
In questa azione viene messa in evidenza la mancanza di filtro a centrocampo, con Vezzoni e Mazzocco fuori posizione e una difesa che indietreggia fino al limite dell’area.
Per quanto riguarda la cronaca, possiamo senza dubbio annotare il solito avvio arrembante del Foggia, unico elemento positivo tra le ombre di ieri sera, che vede i rossoneri portarsi in vantaggio, grazie ad un colpo di testa di Salines su calcio d’angolo.
Dopo il gol vengono però fuori le fragilità di un centrocampo, come detto, perennemente in difficoltà ieri sera, incapace di fare densità davanti alla difesa e di favorire la ripartenza dell’azione.
Arriva il micidiale uno-due del Monopoli, con Viteritti e Calvano lasciati colpevolmente troppo liberi di pensare ed andare alla conclusione.
Il primo tempo termina con un Foggia alla ricerca del pareggio ma, prima Emmausso e poi Zunno, non centrano lo specchio della porta da posizione favorevole.
La batteria dei trequartisti fatica a creare qualcosa di incisivo e viene spesso imbrigliata dal Monopoli, che non consente al Foggia neanche di arrivare sul fondo, se non in pochissime circostanze.
In avvio di ripresa la doccia gelata con la perla di Bruschi su punizione, ennesimo tiro dalla distanza insaccatosi alle spalle di De Lucia.
I minuti seguenti vedono Brambilla schierare tutto il potenziale offensivo, concludendo la partita con una sorta di 3-1-4-2, con Gargiulo in mediana ed un quartetto composto da Zunno, Ascione, Emmausso e Millico alle spalle di Sarr e Murano.
Questo assetto genera solo una serie di lanci in avanti e tentativi confusionari, nella speranza di trovare il varco giusto tra le maglie difensive di un Monopoli ben coperto, che nel finale trova addirittura il gol del 4 a 1, con il Foggia spaccato in due.
In conclusione, le assenze hanno il proprio peso senza dubbio, ma molto probabilmente in una situazione di emergenza come quella di ieri, l’inserimento di un altro centrocampista di ruolo come il giovane Pazienza, avrebbe consentito al Foggia di avere un 4-3-3 più equilibrato e di soffrire meno in fase difensiva.
Foggia rimandato dunque, ma nulla è perduto. Bisognerà leccarsi al più presto le ferite, nell’attesa che qualche infortunato si ristabilisca.
Intanto sarà necessario mettere a punto gli accorgimenti tattici necessari per evitare altre imbarcate, già a partire dal prossimo incontro, che ci vedrà ospiti del Latina guidato dall’ex Padalino.